Vertenza Università. E’ pronto il ricorso al Tar

I rappresentanti istituzionali della provincia e il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario Ibleo hanno fissato le priorità d’intervento per annullare la decisione unilaterale del Senato Accademico dell’Università di Catania di non avviare i primi anni dei corsi di laurea di Agraria, Giurisprudenza, Medicina e Lingue. Intanto la determinazione di adire le vie legali con l’incarico all’avvocato Gianni Andrea Chiavegatti di presentare ricorso al Tar di Catania per chiedere la sospensiva della delibera del Senato Accademico che ha fissato la chiusura dei primi anni dei corsi universitari nella sede di Ragusa. Il legale di fiducia del consorzio, intervenendo alla riunione coordinata nell’aula consiliare provinciale dal presidente della Provincia Franco Antoci, non ha voluto rivelare le altre azioni che verranno messe in campo ma si tratta di un’azione di difesa puntuale e su più versanti che dovrebbe a breve ottenere dei risultati immediati. L’altra strada da perseguire è l’interlocuzione col Governo Regionale e Nazionale: il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e il ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini. Una strada parallela che vorrebbe non essere sostitutiva della prima. E’ certo comunque che tutto il territorio ibleo sta mostrando compattezza in questa vertenza ed anzi i rappresentanti istituzionali hanno auspicato che ci sia coordinamento nelle azioni di protesta proprio per dare più forza al movimento che in modo spontaneo è sorto per mantenere l’Università in provincia di Ragusa.Se la strada legale è già scattata, i parlamentari iblei hanno preso l’impegno di concordare gli incontri istituzionali con il presidente della Regione Siciliana Lombardo e il Ministro Gelmini per avere un’interlocuzione immediata ed efficace col Governo Regionale e Nazionale.

Ultimo aggiornamento

16 Giugno 2009, 00:00