Un corso di pittura per gli ospiti delle case circondariali di Ragusa e Modica

Un corso di pittura e decoupage nelle case circondariali di Ragusa e Modica. Il progetto promosso dall’assessorato alle Politiche Sociali punta a migliorare la vita all’interno delle carceri. Tenendo conto della reale difficoltà di vita all’interno delle strutture carcerarie, l’assessore alle Politiche Sociali Piero Mandarà ha deciso di sostenere e portare avanti alcuni progetti che consentono agli ospiti dele due case circondariali di affrontare con meno fatica la realtà di tutti i giorni. Nasce con questo obiettivo l’ultima iniziativa socio-culturale, un corso di tecniche pittoriche e decoupage tenuto dall’esperta in materia Maria Grazia Zago che già in passato ha riscosso un buon successo tra i partecipanti. Il progetto si articola nell’apprendimento di quelle abilità artistiche che i singoli detenuti amano sviluppare.“E’ l’ennesima tappa di un percorso che tende a rivalutare la ‘vita’ anche all’interno di strutture isolate dal resto della comunità – argomenta l’assessore Piero Mandarà – perché l’iniziativa, intrapresa grazie alla sensibilità dei direttori delle due Case Circondariali, vuole assegnare a tutti i detenuti quella dignità che ogni uomo merita. E’ un’occasione per stare accanto a chi ha sbagliato ed educarlo al rispetto delle regole ma anche ad avere un’opportunità nuova per giocarsi la “carta” del reinserimento sociale”.Apprezzamento per l’iniziativa è stata espressa dal direttore del carcere di Ragusa, Santo Mortillaro, il quale, nel ricordare che il corso di decoupage è un’attività che si ripete con successo da qualche anno – ed è riprodotta anche all’esterno, attraverso l’esposizione pubblica dei manufatti artistici – rimarca l’esigenza di impegnare i detenuti in attività di vario tipo.“Queste attività sottraggono – afferma Mortillaro – gli ospiti delle carceri ai rischi dell’ozio forzato, contribuiscono a formarne, ad arricchirne, a indirizzarne la personalità verso obiettivi di autovalorizzazione e recepimento dei valori comunemente condivisi, punto di partenza nel percorso di rieducazione”.

Ultimo aggiornamento

26 Luglio 2010, 00:00