Riserva Pino d’Aleppo. Mandarà: Trovare una soluzione per i produttori serricoli

Il presidente della commissione “Attività Produttive” Salvatore Mandarà, ha incontrato una rappresentanza di agricoltori proprietari delle serre che insistono all’interno della riserva Pino d’Aleppo.“Non è possibile – dice Mandarà -infatti, rimanere inerti di fronte ad azioni legali nei confronti di persone, padri di famiglia, colpevoli solo di avere coltivato le proprie serre che sono state fagocitate dall’attuale perimetrazione delle riserve. Fatti del genere dimostrano come l’applicazione delle leggi vigenti, alle quali tutti siamo tenuti a rispettare, può però condurre talvolta a risultati oggettivamente ingiusti. Raccogliendo le legittime preoccupazioni degli agricoltori interessati – prosegue Mandarà – è necessario trovare le giuste soluzioni che possano soddisfare, in modo equilibrato, le esigenze del pubblico e del privato. A tal proposito, intendo proporre nelle giuste sedi una serie di soluzioni quali la riperimetrazione dell’area sottoposta a vincolo, in modo da renderla compatibile con le attività agricole in essere, oppure si potrebbero indennizzare i proprietari per permettere loro di trasferire altrove le aziende in altri siti. Si potrebbe altresì abolire il divieto di coltivazione in cambio di forme sostitutive di collaborazione per quanto riguarda la tutela ambientale all’interno delle riserve. Comunque, qualunque decisione si prenda – conclude il presidente Mandarà – l’obiettivo finale è il ripristino del diritto degli agricoltori interessati a poter svolgere il loro lavoro.”

Ultimo aggiornamento

15 Marzo 2011, 00:00