Ripopolamento Ittico, liberate kg 1000 di trote sicule nella Diga S. Rosalia
L’assessorato provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile, continua la propria opera per arginare il pericolo di estinzione della trota sicula autoctona, entità tipica della Provincia di Ragusa e di elevato pregio ambientale.Nei giorni scorsi, i funzionari dell’Ufficio Caccia e Pesca, con l’indispensabile collaborazione degli Agenti Ittici della Federazione Italiana Pesca Sportiva (F.I.P.S.A.S.) e alla presenza dell\’assessore provinciale al territorio, Ambiente e Protezione Civile, Salvo Mallia, hanno effettuato l’immissione, nelle acque dell’invaso artificiale della Diga di S. Rosalia, di oltre Kg. 1.000 di trote iridee, della pezzatura di 200-300 grammi a capo.Le operazioni d\’immissione sono state effettuate con l’ausilio del mezzo nautico, in dotazione al Settore Ecologia, grazie al quale è stato possibile distribuire i quantitativi di trote in modo uniforme e in molti punti dell’invaso artificiale. Si ricorda che, al fine di poter programmare e gestire i popolamenti ittici, regolamentare la pesca sportiva e per la riqualificazione degli ambienti naturali, l\’Amministrazione si è dotata della Carta Ittica Provinciale. Il tesserino viene rilasciato gratuitamente ai pescatori possessori di valida licenza di pesca rilasciata dall’Ufficio Caccia e Pesca della Provincia Regionale di Ragusa, sto in via G. di Vittorio, 175, e aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore13.00.“A giorni si aprirà ufficialmente la stagione della pesca – dichiara l\’assessore Mallia – ed auspico vivamente che questo sport possa essere praticato con la massima serietà e professionalità e, soprattutto, nel rispetto delle norme. Invito, pertanto, tutti i pescatori sportivi, che svolgono l’attività di pesca, anche nei mesi invernali, ad attenersi a quanto previsto dal regolamento e a dotarsi dell’apposito tesserino su cui dovranno tempestivamente annotare le trote catturate e le cui quantità sono fissate in 5 giornaliere e 15 settimanali, al fine di non vanificare il progetto portato avanti dal settore Ecologia che, in questi anni, ha permesso ad una specie, tanto preziosa quanto rara, di tornare nuovamente a ripopolare le nostre acque”.
Ultimo aggiornamento
14 Gennaio 2011, 00:00