Protesta Upi. Scarso: “Non spengo i riscaldamenti delle scuole, piuttosto vendo i ‘gioielli’ di famiglia”

In linea di principio condivido la protesta dell’Upi per i continui ‘tagli’ alle Province che hanno falcidiato i bilanci ma sono contrario all’annunciata forma di protesta di spegnere i riscaldamenti. Posso assicurare che quando scatterà la stagione termica i riscaldamenti delle scuole di competenza provinciale non verranno spenti. Tutt’al più, pur di mantenere i servizi socio assistenziali per gli studenti diversamente abili e aule calde e sicure, la Provincia si priverà dei ‘gioielli’ di famiglia: dal Palazzo della Prefettura, alla Caserma dei Carabinieri di Ragusa e a quella dei Vigili del Fuoco ponendoli in vendita”.Così il Commissario Straordinario della Provincia di Ragusa Giovanni Scarso che dopo l’ennesimo ‘taglio’ deciso dal Governo Monti si ritrova sempre più con minori risorse finanziarie a disposizione. Sono pronto a ridurre qualsiasi altra spesa come ho fatto finora ma non posso permettere che si continui a tagliare sulla scuola e sui servizi per gli studenti. Considerato che il governo ha deciso con il decreto sulla ‘spending review’ di annullare i canoni delle locazioni dei beni immobili fruiti da altre Istituzioni, a questo punto appare necessario predisporre un bando per mettere in vendita i ‘gioielli’ di famiglia della Provincia di Ragusa. Sono di proprietà dell’Ente il Palazzo della Prefettura, le caserme dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Ragusa e tanti altri immobili ma con l’ultimo decreto lo Stato non pagherà più alcun canone di locazione, quindi, restiamo proprietari solo sulla carta senza avere alcun giovamento economico. A questo punto tanto vale venderli. Ma è certo che studenti e disabili non verranno penalizzati con la mia gestione da ‘tagli’ indiscriminati. Cercheremo di fare tutto in economia ma i servizi essenziali saranno mantenuti”.

Ultimo aggiornamento

9 Novembre 2012, 00:00