Progetto Equal. Gli scenari futuri per le aziende agricole
Il progetto comunitario Equal, II fase, denominato “Scenari, patto locale per il cambiamento” entra nel vivo. E’ stato promosso un incontro con i rappresentanti delle aziende agricole locali per mostrare loro gli scenari evolutivi previsti per il 2010, anno in cui si aprirà l’area di libero scambio del Mediterraneo.“Dopo alcuni mesi di preparazione e di incontri con le Istituzioni con le quali stiamo firmando dei protocolli d’intesa – afferma il vicepresidente Salvo Mallia – abbiamo preferito confrontarci con i reali destinatari e soggetti attivi del programma perché saranno proprio le aziende agricole a dover dare il contributo maggiore a “Scenari”, in quanto hanno la possibilità di riconversione, trasformandosi da aziende di produzione in aziende di trasformazione. Questa è una delle possibilità per gestire il cambiamento che ci sarà con l’apertura dell’area di libero scambio. Quando arriveranno sul nostro mercato i prodotti agricoli e orticoli di tutti i paesi del mediterraneo verosimilmente avranno un prezzo inferiore a quello dei prodotti coltivati in loco e i nostri produttori potrebbero trovarsi in difficoltà a reggere la competitività del mercato. L’economia della nostra provincia, storicamente, è prettamente basata sull’agricoltura ed è importante evidenziare ai produttori gli scenari che si prospettano e far conoscere alle imprese agricole qual è il loro futuro prossimo. Il progetto è utile per poterle sostenere in un possibile processo di cambiamento che le vedrà diventare aziende di trasformazione”.Il confronto con i produttori agricoli è stato utile, oltre a far conoscere il progetto anche per tenere un costante dialogo con le imprese agricole rappresentative del nostro territorio attraverso dei focus group che verranno attivati nei prossimi giorni con 10 aziende selezionate, tra quelle che avranno dato la loro adesione, attraverso dei criteri oggettivi e soggettivi quali la dimensione dell’azienda e il numero degli addetti; la garanzia delle pari opportunità, la presenza della certificazione, la partecipazione a consorzi e/o cooperative, la motivazione a partecipare al progetto. Chi è interessato per avere ulteriori informazioni può rivolgersi presso il settore delle Politiche Comunitarie della Provincia Regionale di Ragusa, nonché presso il Centro Studi Ibleo o la Sosvi.
Ultimo aggiornamento
6 Febbraio 2007, 00:00