Progetto Aristoil. Gli aspetti farmaceutici e nutrizionali dell’olio d’oliva
A grandi passi verso l’ultimazione del progetto Aristoil, di cui è ente capofila il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, con partner la Svimed Onlus. Avviato nel novembre 2016, la conclusione è prevista il 30 ottobre 2019, intanto oggi nuovo appuntamento per discutere degli approcci innovativi per la diffusione dell’olio evo salutistico. Dopo i saluti istituzionali, il seminario ha affrontato le interessanti relazioni di Guglielmo Cartia di Federfarma Ragusa e di Vito Perremuto, responsabile del servizio di Igiene della Nutrizione dell’Asp Ragusa che si sono soffermati sugli aspetti farmacologici e salutistici dell’olio d’oliva. I due relatori hanno sottolineato le qualità nutraceutiche dell’olio d’oliva che ha un ruolo fondamentale nella dieta mediterranea che è peraltro riconosciuta come quella più equilibrata e utile a prevenire molte malattie.“Chi volesse ripercorrere – ha detto Vito Perremuto – il ruolo dell’olio d’oliva, non solo per le proprietà nutrizionali, deve constatare che, per una tradizione lontana che si perde nella notte dei tempi, è stato sempre considerato una sostanza a metà strada tra l’alimento e il medicinale, non a caso Ippocrate diceva ‘Ti nutro e ti curo’. L’olio d’oliva è stato ritenuto indispensabile per l’igiene del corpo, per la cosmesi, per ravvivare e conservare i capelli e il loro colore naturale, per i massaggi muscolari e articolari nei guerrieri e nei lottatori con lo scopo di recuperarne la funzione e ridurre i dolori dei vari traumi, per ripulire e favorire la guarigione delle ferite, per la cura delle ustioni e dei sofferenti di stomaco, di fegato, di intestino. È stato tenuto in notevole considerazione da Ippocrate (460-377 a.C.) padre della medicina.Ernesto Puglisi Allegra, responsabile dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei prodotti agroalimentari di Catania, invece ha sottolineato il rischio di una sofisticazione dell’olio semmai ha denunciato il pericolo di un’introduzione sul mercato italiano di olio d’oliva provenienti da Paesi che non producono secondo i nostri standard qualitativi, quindi, la problematica da affrontare tutt’al più è quella della frode commerciale.Il seminario ha poi avuto due sessioni di lavoro: una dedicata al brand dell’olio salutistico mediterraneo nell’ottica del “Med Cluster ‘Aristoil’ e l’altra all’attività di sensibilizzazione verso il consumatore finale e la formazione dei produttori. Si è sviluppato un dibattito interessante tra produttori, tecnici e rappresentanti istituzionali sull’olio evo salutistico e sulla formazione delle linee guida.
Ultimo aggiornamento
11 Aprile 2019, 00:00