Presentati i dati ambientali del progetto relativo al modello di gestione integrata della fascia costiera iblea

L’analisi delle acque marine della costa iblea ha dato risultati pienamente soddisfacenti, gli indicatori di balneabilità e trofico sono tra i migliori dell’Isola, ma mancano quelle riserve marine che gioverebbero, oltre che in termini naturalistici, anche per il ripopolamento ittico, a tutto vantaggio del comparto pesca. Mentre per quanto riguarda lo sfruttamento delle spiagge, ci sarebbe bisogno di interventi di ripascimento per renderle più appetibili al turismo.Sono i primi dati che emergono dal lavoro di analisi portato avanti dai ricercatori del progetto “Modello di gestione integrata della fascia costiera della Provincia di Ragusa” finanziato nell’ambito del Programma Operativo Regionale della Sicilia 2000/2006 misura 4.17 sottomisura b, avviato lo scorso agosto e condotto dalla Provincia Regionale di Ragusa (capofila) e dal Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia.A presentare i risultati delle ricerche finora effettuate, anche grazie alla rielaborazione dei dati forniti dal Ministero dell’Ambiente, dalla Provincia Regionale di Ragusa, dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo e dall’Istat, è stato l’ingegnere Ignazio Patti, responsabile del progetto, durante il seminario che ha avuto luogo oggi nella sala convegni del Palazzo della Provincia.All’iniziativa hanno partecipato il presidente della Provincia, Franco Antoci, e l’assessore provinciale al Territorio e Ambiente, Salvo Mallia, che hanno apprezzato il lavoro fin qui svolto, ritenendo quanto emerso utilissimo ai fini della pianificazione dei futuri interventi di competenza della Provincia, mentre per molti versi risultano confortanti le proiezioni di sviluppo di questi temi che il progetto prevede con un altro “steep” sulla tracciabilità del prodotto ittico e sulla formazione degli operatori marittimiRilevanti gli interventi del vice comandante della Capitaneria di Porto, Vincenzo Cascio, del dirigenti del settore Geologia della Provincia, Salvino Buonmestieri e del funzionario Giuseppe Alessandro che hanno presentato l’attività di indagine condotta sulla fascia costiera in termini di erosione e di rinascimento, nonché del responsabile scientifico del progetto per il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, Alessandro Cento. Al termine degli interventi il dibattito ha messo in luce le attese delle marinerie locali per uno sviluppo del settore della pesca fortemente penalizzato dall’emergenza delle alghe e dai costi di produzione.“Ho registrato grande attenzione verso questo progetto – afferma l’assessore Salvo Mallia – perché ritengo che la valorizzazione della nostra fascia costiera e della pesca siano di fondamentale importanza per l’economia del nostro territorio e per lo sviluppo del turismo. Prima che il progetto si concluda apriremo uno sportello informativo all’interno dell’Ente Provincia che possa diventare un punto di riferimento per tutte le categorie dei pescatori”.

Ultimo aggiornamento

5 Aprile 2008, 00:00