Polizia Provinciale. Lotta al bracconaggio: denunciate due persone

La Polizia Provinciale ha condotto nelle ultime settimane una vasta attività di controllo su tutto il territorio provinciale coordinata dal comandante Raffaele Falconieri al fine di contrastare e reprimere il fenomeno del bracconaggio. In particolare sono state poste sotto osservazione alcune aree del territorio ibleo (buona parte del corso del fiume Irminio) dove maggiormente in questo periodo alcuni cacciatori sono soliti mettere in opera trappole per animali di grossa taglia come il cinghiale. L’attività di controllo ha permesso di individuare e neutralizzare 58 trappole molto presumibilmente per cinghiali, poste in zone spesso impervie (a volte anche difficile da raggiungere) scelte dai bracconieri proprio per costringere gli animali a transitare per passaggi obbligati tra la folta vegetazione e farli imbattere nell’infallibile trappola. Le trappole si presentavano costruite quasi tutte con la stessa tecnica (cavo molto robusto in acciaio con sistema di cappio a “nodo scorsoio” terminante ed ancorato a blocchi di cemento o altro materiale pesante avente funzione di zavorra) e ed abbastanza pericolose. A seguito degli appostamenti operati dal personale della Polizia Provinciale sono stati identificati due soggetti che si erano recati sui luoghi per ispezionare le trappole (che erano state però in precedenza disarmate dagli agenti di questa Polizia Provinciale): si tratta di C.G di anni 49 di Scicli (a cui è stata contestata la violazione della legge 157/1992 per esercizio della caccia con mezzi vietati) e C.S. di anni 37 di Pozzallo, che è stato denunciato all’A.G. in stato di libertà per il reato di cui agli artt. 624 e 6245 c.p. per tentato furto venatorio, poiché tentava la cattura di fauna selvatica che è “patrimonio indisponibile dello Stato”. Tutte le 58 trappole sono state sequestrate. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni ed interesseranno tutto il territorio provinciale.

Ultimo aggiornamento

17 Gennaio 2008, 00:00