Piano paesistico. Confronto con le organizzazioni agricole e della cooperazione

Il piano paesaggistico territoriale è stato oggetto di approfondito esame, con particolare riferimento alle aree a vocazione agricola ed alle zone ad interesse rurale da parte dei rappresentanti provinciali delle organizzazioni professionali agricole (Cia, Coldiretti e Confagricoltura) e della cooperazione (Lega Cooperative, Unicoop, Confcooperative) su iniziativa dell\’assessore provinciale allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo.I rappresentanti delle organizzazioni professionali di categoria hanno espresso le preoccupazioni legati ai vincoli, le limitazioni e le prescrizioni scaturenti dall’adozione del piano. “Ho registrato – dice l’assessore Cavallo – da parte dei presenti l’allarme lanciato dal responsabile dell’Ispettorato Agrario di Ragusa in ordine al blocco di circa 240 pratiche relative a progetti riguardanti l’accesso ai fondi comunitari del PSR: una prima conseguenza a gravissimo danno di altrettanti imprenditori che, così, di fatto, si vedono bloccati o in ogni caso e rallentati nei loro programmi e progetti di sviluppo aziendale con l’impossibilità di sfruttare le risorse disponibili o comunque di rispettare i termini prescritti. Insieme, nel corso dell’incontro che ha avuto natura tecnica, è stata condivisa la necessità di dover informare quanto più capillarmente i cittadini e tutti gli imprenditori direttamente interessati al piano e sono state analiticamente esaminate le varie tavole e le relative relazioni e norme accompagnatorie. Sono stati chiariti inoltre le modalità e i termini entro cui possono essere presentati i ricorsi amministrativi. Il tutto con l\’obbiettivo, non solo di denunciare e contestare il piano unilateralmente adottato dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato ai Beni Culturali e alla Identità Siciliana e la Sovrintendenza di Ragusa, con gravi conseguenze sul territorio per l\’imprenditoria e per l\’economia, ma anche per creare le condizioni per la elaborazione di tutte le opposizioni e di tutte le osservazioni che, in mancanza degli altri provvedimenti sollecitati sul piano politico, sindacale, giudiziale, diverranno strumento di straordinaria importanza per la sua rivisitazione e la sua revisione”.

Ultimo aggiornamento

5 Ottobre 2010, 00:00