Operazione contro pirateria agroalimentare. Antoci e Cavallo: Brillante operazione Guardia di Finanza”
La brillante operazione della Guardia di Finanza contro la pirateria agroalimentare scoperta a Vittoria con una enorme quantità di merce, più di 22 tonnellate di pomodoro “ciliegino” coltivato in Tunisia e immesso sul mercato italiano come prodotto in Sicilia, ha permesso di scoprire una colossale contraffazione che infligge colpi pesanti all’economia iblea e in particolare al settore agricolo già fortemente provato dalla crisi congiunturale. All’indomani della brillante operazione della Guardia di Finanza, il presidente della Provincia Franco Antoci esprime un plauso al comandante provinciale delle Fiamme Gialle Francesco Fallica per la colossale contraffazione scoperta sull’asse Tunisia-Sicilia.“Alla Guardia di Finanza e al Procuratore della Repubblica Carmelo Petralia – dichiara Franco Antoci – vanno il riconoscimento dell’intera comunità per la capillare ed efficace azione di contrasto alla pirateria agricola che danneggia enormemente il già compromesso settore agricolo di questo territorio. L’azione delle fiamme gialle che salvaguardia la trasparenza e la correttezza commerciale va sostenuta e incoraggiata perché gli imprenditori agricoli iblei a fronte di tanti sacrifici non possono essere superati da un’illecita concorrenza e il consumatore “gabbato” in modo così palese sulla provenienza d’origine del prodotto”:Anche l’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo plaude all’operazione della Guardia di Finanza. “L’azione della Guardia di Finanza dimostra – afferma l’assessore Cavallo – che il fenomeno esiste e va combattuto con forza nonché accerchiato per isolarlo e ristabilire così una buona prassi commerciale. Sono certo che i controlli delle forze dell’Ordine proseguiranno ma sono sempre necessari per assicurare la tracciabilità dei prodotti orticoli nell’interesse dei produttori che proprio in provincia di Ragusa hanno scommesso di fare qualità e che non possono soccombere di fronte a questi atti di pirateria di commercianti senza scrupoli. Ma anche a tutela dei consumatori che hanno il diritto di conoscere l’esatta origine dei prodotti orticoli”.
Ultimo aggiornamento
15 Settembre 2010, 00:00