Mediazione familiare, esperienza da esportare fuori provincia

La pratica della mediazione familiare, servizio attivato dalla Provincia di Ragusa, è una esperienza da esportare sul territorio nazionale. Questa è stata la autorevole conclusione a cui sono giunti i partecipanti del convegno “La pratica della mediazione familiare e i suoi rapporti con il diritto: L’esperienza iblea” tenutosi presso la sala Avis di Ragusa. “Tutti i partecipanti – dichiara l’assessore provinciale Piero Mandarà -hanno riconosciuto la validità e l\’importanza dell\’esperienza del servizio di mediazione familiare gestito dall\’associazione Spazio Neutro per conto dell’assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia all’interno dello Sportello Famiglia e con l\’adesione dei Tribunali di Ragusa e Modica. L\’esperienza iblea è stata riconosciuta da esportare anche in conseguenza dei protocolli d’intesa siglati con i tribunali predetti. La relazione presentata dall\’associazione ha documentato lusinghieri risultati: il 60% di adesione al percorso di mediazione familiare dopo il primo colloquio orientativo ed il 33 % di successi. Marino Maglietta, consulente parlamentare, ha sottolineato l\’importanza di prevedere un\’informazione preliminare sulle potenzialità di un percorso di mediazione(senza l\’obbligo di effettuarlo) come condizione di procedibilità per potersi separare. Maglietta a anche riferito che tale passaggio preliminare è previsto dal D.D.L. n. 957 già in discussione presso la commissione giustizia del senato. Tutti i soggetti politici presenti, tra cui l\’onorevole Lucchese, venuto appositamente da Trapani, hanno dichiarato la propria intenzione di sostenere il D.D.L. ed i suoi contenuti relativi alla mediazione nelle sedi competenti. Altri interventi – continua Piero Mandarà – hanno evidenziato l\’importanza del ruolo dell\’avvocato nel percorso di separazione e la sua non incompatibilità con l\’attività di mediatore nella distinzione delle due professioni; si è d\’altra parte convenuto che tale distinzione vale anche per altre professioni di aiuto che svolgano al contempo l\’attività di mediatori familiari. Antonino Francone, intervenendo a nome dell\’AIGA (associazione italiana giovani avvocati), ha sottolineato la sua posizione e quella della sua associazione, dichiarando che quest’ultima vede con favore lo sviluppo della mediazione come integrativa dell\’attività dell\’avvocato e non concorrente e/o alternativa. Tra gli interventi – conclude l’assessore Mandarà – desidero segnalare quello di Sonia Scalorino, mediatrice familiare presso il distretto di Noto, che ha evidenziato la necessità che la mediazione familiare venga inserita nella programmazione dei piani di zona essendo prevista tra i livelli essenziali di assistenza dalla L. 328/2000.”

Ultimo aggiornamento

20 Maggio 2010, 00:00