La crisi economica tra globalizzazione e localizzazione. La creazione di reti d’impresa possibile approdo

L’esame della crisi economica, la scelta dell’innovazione tecnologica per ‘aggredire’ il mercato globale elaborando strategie innovative per lo sviluppo locale sostenibile e per verificare modelli di governance territoriale attraverso la valorizzazione del patrimonio conoscitivo e della “visione” che gli attori territoriali hanno del sistema locale, sono stati i temi del primo, di uno dei worshop organizzati dal Centro di Documentazione e studi sulle organizzazioni complesse e i sistemi locali dell’Università degli Studi di Catania, in collaborazione con la Provincia Regionale di Ragusa, che si è tenuto oggi nella sala riunioni del Palazzo della Provincia. Una riflessione comune con i rappresentanti del partenariato socio-economico per riconquistare competitività, soprattutto, delle piccole e medie imprese in un mercato globalizzato e, in particolare, di come affrontare le sfide di tale mercato. Dopo l’intervento di saluto del presidente della Provincia di Ragusa Franco Antoci e i temi del focus espressi dal direttore del CeDoc, Renato D’Amico, vi è stata un’ampia relazione tecnica del responsabile dell’area pianificazione strategica e marketing territoriale del CeDoc, Giuseppe Sigismondo Martorana, il quale si è soffermato sulla possibilità di verificare la validità di modelli di governance territoriale attraverso la valorizzazione del patrimonio conoscitivo alla base della visione che gli attori territoriali intervenuti hanno del sistema locale e della possibile uscita dalla crisi che, sostiene Sigismondo Martorana, sebbene presente nella provincia di Ragusa, è stata finora molto ridimensionata grazie al tessuto imprenditoriale sano rappresentato dalle Pmi iblee.\\”La creazione di reti d\’impresa – afferma Martorana – sarà l\’obiettivo verso cui convergere. Unica soluzione per rendere competitive le piccole e medie imprese locali caratterizzate da una vivace laboriosità ma troppo fragili per aggredire da sole un mercato ormai così competitivo. Solo facendo sistema si potranno trovare quelle risorse necessarie all\’internazionalizzazione, sfida che tutte le realtà produttive dovranno sostenere per sopravvivere alla crisi globale”.

Ultimo aggiornamento

12 Marzo 2012, 00:00