Istituzione di un centro per soggetti in coma permanente. Monte: “Un impegno di tutte le istituzioni”

L’appello l’ha lanciato la presidente del coordinamento provinciale delle associazioni disabili Pro Diritti H, Sabina Fontana, sulla necessità di aprire in provincia di Ragusa un centro per soggetti in coma permanente, dopo il caso denunciato da un genitore che ha una figlia di 25 anni in stato vegetativo postcomatologico da più di 2 anni. Un appello che non cade nel vuoto perché l’assessore alle Politiche Sociali Raffaele Monte ha avviato una serie di interlocuzioni per dare un’assistenza sanitaria adeguata e alleviare così gli oneri e le sofferenze che una famiglia quotidianamente affronta con grande senso di responsabilità e dedizione. L’assessore Monte ha scritto al direttore generale dell’Asl 7 Fulvio Manno per avviare in sinergia con le Istituzioni presenti nel territorio un’azione comune per favorire la nascita di un centro di assistenza destinato a pazienti in coma vegetativo o di minima coscienza anche in provincia di Ragusa.“Ritengo che le Istituzioni in casi come questi – afferma l’assessore Monte – debbano avviare tutte le azioni possibili per pervenire ad un risultato concreto per individuare una soluzione utile per questa tipologia di pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza. In altre realtà della Sicilia sono presenti strutture attrezzate per questi malati e bisogna fare in modo che anche Ragusa possa avere il suo centro. Era stato inizialmente individuato presso l’Ospedale di Scicli ma nell’ultimo decreto dell’assessorato regionale alla Sanità, il servizio di unità di accoglienza permanente per questi malati non è stato previsto. Quindi, con un’azione virtuosa e sinergica delle istituzioni territoriali chiederemo alla Regione Siciliana di aprire questo centro che sarà di confronto alle tante famiglie iblee che vivono questa triste e drammatica situazione”.

Ultimo aggiornamento

21 Luglio 2008, 00:00