Il consiglio provinciale rimanda all’Urps il testo del ddl sulla costituzione in Sicilia del consiglio regionale delle autonomie locali
Il Consiglio Provinciale ha deciso di rimandare all’Urps il testo del disegno di legge che prevede la costituzione in Sicilia del Consiglio Regionale delle Autonomie locali. E’ passata con 11 voti favorevoli e 4 contrari (Barone, Padua, Fabio Nicosia, Mustile) la mozione del capogruppo del Pdl Salvatore Motlisanti di respingere al mittente il disegno di legge perché i consigli provinciali non hanno potere di iniziativa legislativa.Il Consiglio aveva mostrato già diverse perplessità nell’esame del ddl proposto dalla Consulta dei presidenti dei 9 consigli provinciali della Sicilia ma, mentre, la mozione Moltisanti puntava a rimettere nelle mani dell’Urps la questione, più dura la posizione di Pd, Mpa, Italia dei lavori che invece erano per la bocciatura dell’atto.Angela Barone (Pd) ha giudicato illegittimo il ddl proposto perché “il Consiglio Regionale delle Autonomie Locali può essere disciplinato solo dalla Statuto Siciliano” e nel merito ha stigmatizzato la proposta perché priva di rispetto delle autonomie locali in quanto gli unici soggetti ammessi a partecipare risultavano essere solo i 9 sindaci dei Comuni capoluogo. Rilevato infine che il progetto si presentava privo di copertura finanziaria, nonostante fossero stati previsti indennità aggiuntive per i componenti del Consiglio.Proprio sulle indennità ha puntato l’indice il consigliere Rosario Burgio (MpA) che ha rilevato soprattutto l’infondatezza dell’articolo 7 del ddl in netto contrasto con la legge 22/08 che fa espresso divieto di cumulo di indennità.Il consigliere Giovanni Iacono (Idv) ha rilevato invece l’irricevibilità dell’atto da parte del Consiglio manifestando stupore sul come sia stata convocata una seduta ad hoc del consiglio provinciale quando sul piano procedurale non sussistevano le condizioni formali per farlo. “E’ mancata una valutazione sul piano della legittimità – ha detto Iacono – degli organi competenti” Anche il consigliere di An Enzo Pelligra ha manifestato perplessità sull’adozione del provvedimento e quindi alla fine ha votato la mozione Moltisanti condivisa anche da Udc e Pdl Sicilia.
Ultimo aggiornamento
22 Marzo 2010, 00:00