I piani di sistemazione delle due riserve orientate Pino d’Aleppo e foce del fiume Irminio
I piani di sistemazione delle due riserve orientate del Pino d’Aleppo e della foce del fiume Irminio sono uno strumento utile per qualificare e salvaguardare le due aree verdi del territorio di cui la Provincia è ente gestore. “La pianificazione nelle aree protette è fondamentale – ha chiarito il presidente della Provincia Franco Antoci – e abbiamo cercato di esitare questo compito per favorire una buona gestione delle riserve. Ora toccherà anche ai Comuni per le cosiddette zone B fare altrettanto”.E da parte dei comuni interessati Comiso e Ragusa intervenuti con il sindaco Giuseppe Alfano e con l’assessore all’Ambiente Giancarlo Migliorisi è arrivata la proposta di avviare azioni comuni per presentare i piani di programmazione che potranno consentire lo sviluppo di un turismo culturale e destagionalizzato.La direttrice delle due riserve gestite dalla Provincia, Carolina Di Maio, ha ripercorso l’excursus che ha portato il consiglio scientifico provinciale ad approvare i due piani di sistemazione e a trasmetterli all’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente, mentre, i professori Nunzio Longhitano e Concetto Amore si sono soffermati sugli aspetti della biodiversità e sulla caratteristiche morfologiche delle due riserve. A chiusura dei lavori l’assessore al Territorio ed Ambiente Salvo Mallia ha messo in rilievo il lavoro svolto dal consiglio scientifico provinciale con l’approvazione dei due piani di sistemazione delle riserve che permettono la gestione ottimale delle due aree protette, consentendone altresì lo sviluppo sostenibile e la conservazione della biodiversità.“Dopo mesi di lavoro e dopo aver esaminato gli studi specialistici di settore – ha chiarito Mallia –abbiamo raggiunto risultati di grande respiro e soprattutto abbiamo esitato sul piano procedurale adempimenti necessari per rendere le due riserve che gestiamo autentici gioielli naturali”.
Ultimo aggiornamento
22 Novembre 2008, 00:00