Fuoristrada nella riserva Pino D’Aleppo. Mallia: “Avviate le indagini”
In relazione alla denuncia fatta dalla casa della Sinistra di Vittoria circa le “invasioni di Suv e fuoristrada nella riserva del Pino d’Aleppo” e alla relative notizie di stampa, l’assessore al Territorio e Ambiente, Salvo Mallia, comunica di aver dato mandato agli uffici di avviare le opportune indagini per far luce sugli inquietanti episodi denunciati.“Le denunce pubbliche – afferma Mallia – che vanno nella direzione della tutela della Riserva non possono non trovarmi d’accordo perché le infrazioni commesse da cittadini poco rispettosi dell’ambiente e della natura vanno perseguite a norma di legge. Non accetto invece le critiche strumentali secondo una sommaria equazione: scorribandano nella riserva, la colpa è della Provincia per la mancata vigilanza. Quest’operazione è marcatamente speculativa e non giova ad un impegno comune e civile in difesa della Riserva. Fatta questa premessa, gli uffici della Provincia stanno completando le indagini per accertare i fatti e individuare i responsabili e di ciò verrà informata la Procura della Repubblica per i provvedimenti del caso.Sugli episodi poi riferiti dagli esponenti della Casa della Sinistra di non aver raggiunto telefonicamente gli organi preposti alla Vigilanza della Riserva mi chiedo: perché nessuno ha sentito il bisogno di denunciare subito i fatti al nostro personale di stanza presso la casa cantoniera di fronte al cimitero di Vittoria oppure di informare prontamente le forze dell’Ordine chiedendo il pronto intervento di Polizia e Carabinieri (erano irraggiungibili pure loro?), mentre, si è preferito a distanza di qualche giorno fare il solito “scoop” giornalistico per meritarsi la medaglietta della denuncia civile. Agli esponenti della casa della Sinistra preme la Riserva o farsi applaudire per aver scoperto queste infrazioni?In questa corsa sfrenata alla strumentalizzazione di un’infrazione commessa al Codice della Strada da parte di sfrontati automobilisti, non si può inficiare il servizio svolto dal Personale di Vigilanza della Riserva che con grande abnegazione sono impegnati alla tutela e alla salvaguardia del bene protetto esteso ben 3000 ettari. Le problematiche che affrontano giornalmente sono svariate e solo perché sorretti da un notevole spirito di servizio riescono a far fronte a varie situazioni anche a costo di sacrifici personali. La loro attività ha consentito che l’idea stessa della Riserva oggi sia una realtà sia per i fruitori occasionali che per i proprietari dei terreni ed immobili della Riserva, pertanto ritengo inutile e pretestuoso criticare questi lavoratori che, senza alcuna retorica, rappresentano gli unici difensori fattivi della riserva.“Concordo con gli esponenti della Casa della Sinistra – conclude Mallia – di istituire un numero verde per denunciare episodi di “invasioni barbariche” nella riserva e nelle more può essere utilizzato l’esistente centralino della Polizia Provinciale ma resta inconfutabile che siamo i primi a volere la tutela della riserva del Pino d’Aleppo occupandoci fattivamente della gestione di questo patrimonio ambientale”.
Ultimo aggiornamento
19 Ottobre 2008, 00:00