Fondi ex Insicem. Saltata la riunione del collegio di controllo per la verifica dell’attuazione dell’accordo di programma. Il rammarico di Scarso e Gurrieri

E’ saltata la riunione del collegio di verifica per la verifica dell’attuazione dell’accordo di programma dei fondi ex Insicem. All’appello si sono presentati oltre alla Provincia di Ragusa, il comune di Ragusa e la Camera di Commercio di Ragusa, mentre, erano assenti i comuni di Modica, Comiso, Giarratana e l’Asi. In mancanza del numero legale, la riunione è stata nuovamente convocata per il prossimo 9 maggio e l’auspicio del commissario straordinario della Provincia Giovanni Scarso è che stavolta vi sia la presenza dei rappresentanti dei comuni per procedere all’approvazione del rapporto annuale. Un rapporto che ‘fotografa’ lo stato attuale dell’accordo di programma col 68% delle risorse già impegnate e il 51.55% delle risorse già erogate. L’obiettivo è di procedere velocemente all’erogazione delle altre somme che rappresentano anche un riverbero sul piano economico per le aziende e le imprese iblee, oltre ad assicurare la crescita infrastrutturale del territorio. Tra i punti qualificanti dell’accordo di programma dei fondi ex Insicem c’è la viabilità a supporto dell’aeroporto dove sono previsti 16 milioni di euro e di cui si aspetta la convocazione da parte dell’assessorato regionale alle Infrastrutture della conferenza di servizio per l’approvazione del progetto definitivo. Una prima conferenza di servizio è saltata per mancanza di alcun enti come la Snam e l’Enac e ora la Provincia ha insistito col dirigente generale Falgares per indirla nuovamente entro la fine del mese di maggio.Sulla mancata riunione del collegio di controllo dell’accordo di programma dei fondi ex Insicem si registra il rammarico dei commissari straordinari di Provincia e Camera di Commercio di Ragusa Giovanni Scarso e Sebastiano Gurrieri: “Lo sviluppo della provincia di Ragusa passa anche attraverso la gestione, tempestiva ed efficace, dei fondi ex Insicem. In tempi di recessione economica con le imprese che chiudono abbiamo come amministratori il sacrosanto diritto di non perdere tempo e di impantanarci nelle secche della burocrazia. Dobbiamo accelerare al massimo perché il territorio si aspetta risposte concrete e i fondi ex Insicem possono darli. Lo stato dell’arte ci consente di monitorare il processo e verificare dove si registrano pause e incertezze in modo che si completi al più la gestione con l’impiego di tutte le risorse disponibili”.

Ultimo aggiornamento

6 Maggio 2013, 00:00