Fitofarmaci: non si registra attualmente un aumento di patologie, in provincia, legato al loro utilizzo

Dal tavolo tecnico incaricato di avviare uno studio dettagliato sulla possibile correlazione tra l\’uso di fitofarmaci ed eventuali patologie presenti in provincia e da esso derivate riunitosi presso la sede dell\’assessorato provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione civile, sembra non emergere, sul nostro territorio, un aumento di patologie derivate dall\’utilizzo di fitofarmaci in agricoltura. Presenti all\’incontro, presieduto dall\’assessore provinciale al Territorio, Ambiente e protezione Civile, Salvo Mallia, il consigliere provinciale Giuseppe Mustile, il presidente della VI Commissione Territorio e Ambiente, Marco Nanì, l\’Ordine Provinciale dei Medici , rappresentato dalla consigliera provinciale Venera Padua, il SIAN, Servizio Alimenti e Nutrizione, lo SPRESAL e il SIAV, Dipartimento Prevenzione, dell\’ ASP di Ragusa, il Registro Tumori di Ragusa, il Dipartimento di Oncologia e l\’ARPA Sicilia – Dipartimento di Ragusa.“Confrontando i dati in possesso dai vari soggetti coinvolti nello studio – afferma l\’assessore Mallia – allo stato attuale non risulta esserci correlazione tra utilizzo di fitofarmaci ed aumento delle patologie da essi collegati. Si nota però una pressione ambientale, frutto dell\’estensione delle colture, che il tavolo andrà ad analizzare prossimamente. C\’è anche da dire che questa pressione è compensata dall\’azione di controllo messa in atto dagli enti preposti e dall\’azione educativa che ha permesso di abbassare i casi di intossicazione da un numero di 100 unità annue a 30 unità annue. Dato quest’ultimo che, oltre a confortarci, dimostra come gli imprenditori agricoli si siano adeguati alle nuove disposizioni”. Sulla scorta di quanto emerso, il tavolo tornerà a riunirsi tra circa un mese per valutare ulteriori dati e la più opportuna metodologia da seguire. Una volta ottenuto un quadro chiaro della reale situazione – conclude Salvo Mallia – si procederà all\’individuazione delle linee guida che indichino i giusti comportamenti da adottare per limitare quanto più possibile l\’inquinamento ambientale e la conseguente ricaduta sulla salute pubblica”.

Ultimo aggiornamento

14 Marzo 2011, 00:00