Emergenza virus pomodoro. La quinta commissione consiliare chiede il monitoraggio dell’epidemia

La quinta commissione consiliare ha preso in esame l’emergenza riguardante l’infezione del virus “Tuta absoluta” che ha colpito le piantagioni di pomodoro della fascia vocata della provincia di Ragusa. Una problematica che necessita di interventi mirati in tempi brevi perché l’insetto sta procurando ingenti danni alle coltivazioni sotto serra e a tutto campo.Il presidente della commissione Salvatore Mandarà ha invitato alla riunione dell’organismo l’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo per avviare di concerto con l’Amministrazione Provinciale le azioni necessarie per frenare l’epidemia, monitorare il fenomeno e mettere in campo azioni di contrasto.Ai lavori della commissione ha preso parte Emanuele Buonocore, tecnico della sezione di Vittoria dell’Osservatorio delle malattie delle piante di Acireale che ha rappresentato lo stato dell’arte dell’epidemia in provincia di Ragusa e le azioni di contrasto da mettere in campo per “attaccare” il lepidottero che minaccia le coltivazioni del pomodoro della provincia.Ai lavori della commissione consiliare hanno partecipato, oltre ai componenti Ignazio Abbate, Rosario Burgio, Salvatore Criscione e Enzo Pelligra, i capigruppo Bartolo Ficili e Silvio Galizia che hanno insistito sull’opportunità di conoscere in modo approfondito il fenomeno e di monitorarlo per poi avviare la seconda fase degli interventi finanziari a sostegno dei produttori le cui coltivazioni sono state colpite dal virus della “tuta absoluta”. L’assessore Cavallo ha annunciato nel corso della riunione di aver chiesto all’Ispettorato Agrario di Ragusa di avviare un monitoraggio del fenomeno nelle campagne della provincia di Ragusa per conoscere l’entità dei danni e la commissione ha concordato alla fine una serie di proposte operative. Oltre al coinvolgimento dell’Ispettorato Agrario per il monitoraggio dell’epidemia, si chiede un piano d’intervento coordinato dalle sezioni operative dell’Ipa per la messa in quarantena delle aziende infestate dal virus e la valutazione – in una riunione successiva – della richiesta di indennizzi alla Regione Siciliana dopo che si avrà contezza dei danni subiti dalle aziende agricole iblee.“Non appena saranno quantificati i danni – afferma il presidente della commissione consiliare Salvatore Mandarà – si discuterà sugli eventuali interventi da mettere in atto. Si potrebbe chiedere anche lo stato di calamità ma prima vogliamo avere una conoscenza più dettagliata del fenomeno che l’Ispettorato con le sue sezioni operative può darci a breve”.

Ultimo aggiornamento

18 Giugno 2009, 00:00