Consiglio Provinciale. Mozione d’indirizzo per il difensore civico
Il Consiglio Provinciale ha incardinato la discussione sulla figura del difensore civico prevista dallo Statuto e con una mozione d’indirizzo presentata dal presidente della prima commissione Paolo Santoro, ed approvata all’unanimità, ha impegnato l’Amministrazione Provinciale ad adottare gli atti necessari per promuovere nei tempi più celeri possibili le modifiche del titolo VII dello Statuto Provinciale.Il Consiglio Provinciale con la mozione approvata ha confermato la volontà di mantenere nello Statuto la figura del difensore civico che possa contribuire, assieme agli altri organi preposti alla diverse forme di controllo e ad assicurare la tutela dell’imparzialità, della trasparenza e del buon andamento dell’attività dell’Ente, ma di apportare alcuni correttivi al dettato statutario come ad esempio la durata dell’incarico in linea con la durata della legislatura e la possibilità di essere rieletto una volta, nonché la previsione che la candidatura possa essere avanzata dai singoli cittadini e che l’indennità di carica è pari ad un terzo di quella spettante al presidente della Provincia. La mozione d’indirizzo blocca di fatto l’insediamento del commissario ad acta recentemente nominato dall’assessorato regionale agli enti locali.Dopo l’approvazione della mozione d’indirizzo ha preso la parola il consigliere Giuseppe Sulsenti che ha annunciato le sue dimissioni e quelle del consigliere Benedetto Rosso dall’Udc ed ha espresso la volontà di costituire un nuovo gruppo consiliare che sarà successivamente comunicato. Le dimissioni di Sulsenti e Rosso dall’Udc e l’uscita dall’omonimo gruppo consiliare ha aperto un lungo ed articolato dibattito. Sulle dichiarazioni rese da Sulsenti prima e da Rosso dopo sono intervenuti Roccuzzo (Ds), Nicosia (Prc), Cutello e Padua (Margherita), Failla e Suizzo (Udc), Santoro (Indipendente). Il dibattito è stato chiuso dal presidente Antoci, il quale ha risposto ai consiglieri che avevano criticato, per l’uscita dall’Udc dei due consiglieri, anche l’amministrazione. Antoci, pur rispettando la decisione dei due consiglieri, “intervenuta sicuramente – ha detto – dopo un lungo travaglio interno”, ha riaffermato l’impegno della sua Giunta nel portare avanti il programma amministrativo e di guardare non agli interessi personali di una sua ricandidatura ma esclusivamente a quelli della collettività iblea.
Ultimo aggiornamento
12 Luglio 2005, 00:00