Consiglio Provinciale approvato l’ordine del giorno contro l’installazione di una centrale nucleare
Il Consiglio Provinciale di Ragusa ha detto no ad una centrale nucleare nel territorio ibleo. L’ordine del giorno proposto dal consigliere dell’IdV, Giovanni Iacono, è stato condiviso da tutti i consiglieri presenti, escluso Failla (An), giacché non era impostato sulla valutazione “nucleare si o nucleare no”, ma esclusivamente sull’eventuale scelta, definita da tutti sciagurata, da parte del Governo nazionale e regionale, di costruire una centrale nucleare in provincia di Ragusa. L’odg ha avuto nove voti favorevoli e un solo contrario. I consiglieri Galizia (Azzurri Pdl), Di Paola e Ficili (Udc), Tumino (Pd) hanno disapprovato la realizzazione di un’opera, così complessa, in una zona scientificamente riconosciuta ad altissimo rischio sismico. Una scelta sicuramente in contrasto – hanno sottolineato i consiglieri – con le decisioni effettuate dai settori socio-economici della provincia iblea che puntano sulla agricoltura di qualità, il turismo e la valorizzazione dei beni architettonici. La presenza di una centrale nucleare, hanno concordato tutti gli intervenuti, sarebbe totalmente incompatibile all’interno di un territorio dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco e allontanerebbe, per sempre, tutti i potenziali investitori, nazionali ed internazionali. Unica voce fuori dal coro quella del consigliere Failla, che presiedeva il Consiglio al posto di Giovanni Occhipinti, il quale ha auspicato la presenza di un impianto nucleare nella nostra provincia in quanto, ritiene, che quest’ultimo porterebbe molti più vantaggi economici di quanti danni potrebbero eventualmente derivarne, considerate le nuove tecnologie, adottate in tutto il mondo, per evitare una nuova Chernobil. L’odg approvato sarà inviato al Presidente del Consiglio dei Minsitri, al presidente della Regione Siciliana e all’assessore Regionale dell’Industria.Il Consiglio si è sciolto per mancanza del numero legale nel momento in cui si stava esaminando l’odg con cui diversi consiglieri, proponevano l’adozione della Carta Europea per le Pari Opportunità tra donne e uomini negli Enti Locali. Per quest’ultimo argomento Venerina Padua (Pd) ha esposto la Carta, mentre, i consiglieri Pelligra, Mandàrà, Di Paola, Ficili e Galizia, hanno chiesto un ulteriore esame del documento proposto, nell’apposita commissione consiliare.
Ultimo aggiornamento
29 Luglio 2009, 00:00