Consiglio Provinciale. Approvato il regolamento sul servizio delle riprese televisive del consiglio

Una seduta animata e vivace del consiglio provinciale impegnato nella discussione e approvazione del nuovo regolamento sul servizio delle riprese televisive. Si è evidenziata una forte frattura tra maggioranza e minoranza soprattutto sull’approvazione di un emendamento, presentato in aula dal consigliere Di Paola e da altri, che annullava un articolo dello stesso regolamento, varato dalla prima commissione, che prevedeva la realizzazione un’attività di comunicazione istituzionale denominata “spazio Consiglio”, fuori dai lavori del consiglio provinciale.In sintesi, i consiglieri provinciali su indicazione dell’ufficio di presidenza del Consiglio, avrebbero avuto spazi di comunicazione nell’emittente che si sarebbe aggiudicata la ripresa dei lavori consiliari.Così la bozza varata dalla prima commissione consiliare presieduta da Ignazio Nicosia è stata emendata nella parte riguardante appunto lo “spazio consiglio”, non prevedendolo più, e questa scelta della maggioranza ha scatenato le critiche di Iacono (IdV) (“si interrompe un clima di lealtà e di collaborazione tra i gruppi”), di Barone (Pd) la quale ha annunciato di non voler più partecipare ai lavori della commissione, di Mustile (Prc) e Tumino (Sd) che hanno ritenuto questa scelta “un attacco alla democrazia e libertà dei consiglieri”. L’emendamento è stato votato dalla maggioranza con 13 voti favorevoli e 9 contrari (tra cui anche il presidente della prima commissione Ignazio Nicosia che ha difeso sino all’ultimo il regolamento che prevedeva lo spazio consiglio). Al momento del voto su tutto il regolamento Galizia (Azzurri verso il Pdl) intervenendo a nome della maggioranza ha spiegato la “ratio” dell’emendamento perché lo “spazio consiglio” veniva ritenuto pleonastico in quanto i lavori consiliari sono ripresi integralmente e ognuno può esprimere la propria opinione. Il regolamento sulle riprese del consiglio è stato votato alla fine dai 13 consiglieri della maggioranza, 8 i voti contrari. Il punto riguardante la relazione del presidente dell’Iacp sull’attività svolta non è stato trattato perché il presidente Cultrera ha scritto al presidnete del consiglio provinciale Occhipinti che era impegnato in una seduta del CdA dello stesso Istituto. Sulla mancata relazione di Cultrera da registrare l’intervento piuttosto duro di Galizia che ha chiesto una presa di posizione dei vertici dell’amministrazione sul presidente dell’Istituto Case Popolari nella quale si stigmatizza il suo comportamento.

Ultimo aggiornamento

27 Febbraio 2009, 00:00