Consiglio Provinciale. Antoci: \\”Non esiste alcuna crisi politica-amministrativa\\”
Il Consiglio Provinciale di Ragusa si è riunito ieri in seduta straordinaria ed urgente, su richiesta dei consiglieri di minoranza.L’assemblea provinciale, presieduta dal vicepresidente del Consiglio Sebastiano Failla ha iniziato la seduta, alla presenza di 18 consiglieri, con la comunicazione ufficiale della nomina del nuovo assessore Ivana Castello che subentra al dimissionario Giuseppe Cilia. Dopo aver dato il benvenuto al neo assessore ed averle augurato un proficuo lavoro nel segno della continuità amministrativa, Sebastiano Failla ha invitato la consigliera Angela Barone ad illustrare al Consiglio le motivazioni che ha portato il centro sinistra a richiedere la convocazione d’urgenza del Consiglio provinciale. La Barone (Pd) ha spiegato che dalle notizie riportate dai media, si evince una profonda crisi che sta attanagliando l’amministrazione alla guida della Provincia e che dal contenuto dei comunicati emessi da rappresentanti dei vari partiti del centro destra sembrerebbe capire che il presidente Franco Antoci sia stato delegittimato dalla sua stessa maggioranza. Conseguentemente, essendo il Consiglio il luogo deputato per discutere ed approfondire problematiche che riguardano la vita amministrativa dell’ente, anche per ragioni di trasparenza nei confronti dei cittadini, è stato giocoforza chiedere al presidente Antoci di relazionare sulla crisi in atto nell’amministrazione provinciale. La consigliera del Pd ha inoltre avanzato dei dubbi sulla compatibilità tra la carica di assessore e quella di ricercatrice, presso il Centro di Ricerca Agricola di C.da Perciata, dell’assessore Castello e ha chiesto ad Antoci chiarimenti in merito, auspicando che in futuro le cariche assessoriali vengano assegnate in base alla competenza e non in base alle correnti politiche d’appartenenza. Sulla stessa linea sono stati gli interventi dei vari consiglieri del centro sinistra che si sono succeduti dopo quello di Angela barone. Il consigliere Giovanni Iacono (Idv) si è detto stupito di come, in modo repentino e fulmineo, si possa cambiare un assessore con un altro, su semplice richiesta di una corrente di partito e come i partiti di maggioranza si ricompattino dopo essersi accusati a vicenda sui mezzi di comunicazione. Rosario Burgio (MPA) ha chiesto al presidente Antoci, presente in aula, per quale ragioni ancora oggi le affermazioni rese da una emittente televisiva ,riguardo le variazioni di bilancio, non fossero state smentite dall’amministrazione. Il consigliere Alessandro Tumino (Pd) si è detto convinto che, nonostante la recente variazione di bilancio, la crisi all’interno dell’amministrazione esiste anche causa dell’atteggiamento cauto che il presidente Antoci assume ogni qualvolta parti della sua coalizione assumono atteggiamenti litigiosi. Tumino si è detto preoccupato dalle notizie riguardanti debiti fuori bilancio, impegni che non è disposto ad approvare in un futuro prossimo. Ignazio Abbate (Sd) si è detto disponibile, pur facendo parte della minoranza, a confrontarsi positivamente con l’amministrazione ogni qualvolta essa interverrà per venire incontro alle problematiche che assillano il mondo imprenditoriale e per il rilancio dell’economia del territorio ibleo. Pietro Barrera (MPA) teme per la tenuta dell’amministrazione proprio in base alla sequela di attacchi e le relative risposte intercorsi tra i componenti della maggioranza e riportati dalla stampa locale. Il consigliere Ettore Di Paola (Udc) ha evidenziato che la presenza compatta in aula dei consiglieri di maggioranza dimostra di per se l’inesistenza di uno stato di crisi all’interno della maggioranza e nel contempo ha confermato il sostegno totale dell’UDC all’amministrazione, fino alla fine del suo mandato. Anche Bartolo Ficili (UDC) si è unito a quanto dichiarato dal collega di partito e ha invitato l’assessore Castello, alla quale è stata affidata anche la delega del Tempo Libero, ad agire in sinergia con l’assessorato Sviluppo Economico al fine di poter promuovere tra i giovani una più corretta alimentazione. Ficili si è detto sorpreso nell’apprendere ora di debiti fuori bilancio, particolare questo che, se conosciuto in precedenza, gli avrebbe impedito di votare favorevolmente l’atto proposto dalla Giunta. Enzo Pelligra (AN) ha definito gli interventi della minoranza sterili e privi di indicazioni politiche spiegando che quello che il centro sinistra definisce crisi in effetti è un momento di confronto e crescita tra membri di una alleanza. Giuseppe Colandonio (AN) ha espresso sentimenti di stima all’assessore uscente Giuseppe Cilia e rivolto un ben venuto e un buon lavoro a Ivana Castello. Salvatore Mandarà (PDL) nel respingere totalmente l’ipotesi di una crisi politica ha ringraziato l’ex assessore Giuseppe Cilia per tutto il lavoro svolto fino all’ultimo giorno del suo mandato. Il consigliere Silvio Galizia (Pdl Sicilia) ha confermato l’appoggio all’amministrazione Antoci del gruppo consiliare da lui rappresentato definendo le divergenze interne alla maggioranza trascurabili e fisiologiche, tipiche di un sistema democratico, così come sta accadendo a livello regionale. Galizia ha auspicato che in futuro i consiglieri possano venire a conoscenza dell’attività dell’amministrazione in modo diretto e non tramite le testate giornalistiche locali o internet. In chiusura del proprio intervento Galizia si è detto convinto che, se da un canto la minoranza ha il diritto di criticare l’operato dell’amministrazione provinciale, dall’altro, la maggioranza ha il dovere di sostenere la Giunta alla quale il Consiglio ha affidato l’incarico di spendere ben 45milioni di euro per una serie di infrastrutture strategiche per la nostra provincia, la cui realizzazione non è più rinviabile. Ignazio Nicosia (Pdl) ha ribadito che il presidente Antoci non è solo, contrariamente a quanto affermato da qualche consigliere della minoranza e lo dimostra la presenza in aula di tutta la coalizione di centro destra. Il consigliere Salvatore Moltisanti (Pdl), riferendosi alle critiche per la nomina del nuovo assessore, ha affermato che nessuno dei presenti è curatore di interessi altrui e che dal punto di vista del diritto pubblico una crisi politico-amministrativa può avvenire solo su problemi scaturiti dal rifiuto, da parte della maggioranza di atti amministrativi proposti dall’amministrazione in carica. Tutto questo non è mai accaduto e pertanto la tesi della minoranza è completamente infondata. Moltisanti ha però chiesto, fermamente, al presidente Antoci e ai componenti della sua Giunta, un patto di fine legislatura per portare a compimento una serie di punti programmatici che la collettività iblea attende da tempo, rilanciando così l’attività della coalizione, non perché vi è una crisi politica ma per accelerarne i lavori. Il consigliere Moltisanti, alla fine ha confermato l’appoggio pieno del PDL ad Antoci ma ha anche chiesto una verifica politico-amministrativa per tenere conto delle variazioni numeriche dei consiglieri verificatesi all’interno dei vari gruppi del Consiglio.Il presidente Franco Antoci, nel rispondere a tutte le domande e le osservazioni avanzate dal centro sinistra ha respinto ogni asserzione di crisi amministrativa. Si è detto convito che il confronto tra i componenti della maggioranza, anche se alle volte abbastanza vivace, in effetti è un segnale di dialogo intenso e costruttivo, così come deve essere all’interno di una coalizione e così come spesso accade anche nella minoranza. Antoci si è più volte definito non il presidente proposto dall’Udc, ma il capo di una amministrazione che è frutto di una coalizione politica che lo ha votato e che lo sostiene incondizionatamente. Sempre Antoci ha riconosciuto che una verifica programmatica di fine mandato, può senz’altro dare più entusiasmo al lavoro che sino ad oggi si è completato con gran lena. Antoci ha spiegato che interventi nella viabilità secondaria, l’imminente avvio del Centro di Ricerca di C.da Perciata, l’apertura della circonvallazione Marina di Ragusa – Casuzze, la transazione del contenzioso con l’Università di Catania, la creazione del Distretto Turistico Ibleo, la scerbatura delle strade provinciali, l’attivazione dei campetti sportivi di Giarratana, la diminuzione del numero dei dirigenti alla Provincia, l’assistenza ai portatori di handicap, la pubblicazione dei concorsi per la polizia provinciale ed ingegneri, così come la presentazione di progetti per l’ottenimento di fondi europei, sono esplicativi ma certamente non esaustivi di tutta l’operosità della propria amministrazione. Riguardo la nomina del nuovo assessore, il presidente Antoci ha chiarito ai consiglieri che Ivana Castello, ricercatrice del Centro di Ricerca Agricolo, è titolare di un rapporto di lavoro con la Regione siciliana e, conseguentemente, non esiste nessuna incompatibilità con la nomina conferitale. Il presidente della Provincia si è detto soddisfatto per la presenza di un assessore donna all’interno della Giunta potendo così, finalmente, rispettare la “quota rosa” più volte sollecitata dai consiglieri provinciali. Riferendosi ai debiti fuori bilancio Antoci ha dichiarato che questi saranno onorati, anche a costo di sacrifici, poiché la Provincia di Ragusa ha sempre fatto fronte ai propri impegni ed ha respinto qualsiasi illazione circa le recenti variazioni di bilancio; ha espresso la propria soddisfazione nel constare che le incomprensioni tra PDL Sicilia ed AN sono state eliminate grazie al dialogo che intercorre, sempre, tra i partiti dell’alleanza di governo provinciale. Franco Antoci ha concluso il proprio intervento ringraziando tutti i consiglieri della maggioranza per aver riconfermato il patto di legislatura. Il Consiglio ha votato all’unanimità dei presenti l’aggiornamento della seduta a data da destinarsi.Il Consiglio ha preso in oltre atto della formazione del “gruppo misto” formato dai consiglieri Raffaele Schembari (capogruppo) e Franco Poidomani.
Ultimo aggiornamento
9 Agosto 2010, 00:00