Confronto sui modelli vincenti di raccolta differenziata
Le buone prassi di due comuni da prendere ad esempio per rendere più efficiente la gestione dei rifiuti solidi urbani in provincia di Ragusa, al centro del convegno promosso dall’assessorato provinciale al Territorio ed Ambiente e dal circolo “Il Carrubo” di Legambiente. Il convegmo ha voluto mettere a confronto le esperienze dei comuni di Villafranca d’Asti (Asti) e di Mercato San Severino (Salerno) per prendere atto che “la raccolta differenziata è la base di partenza per affrontare l’emergenza rifiuti”.Ad apertura dei lavori l’assessore Salvo Mallia ha posto l’accento sul ruolo della Provincia per “creare una nuova cultura di gestione dei rifiuti”. “Anche se non abbiamo una competenza diretta – ha detto Mallia – ci è sembrato opportuno, insieme alla Legambiente, favorire un confronto per sensibilizzare la popolazione della provincia di Ragusa alla raccolta differenziata dei rifiuti. Anche il presidente di Legambiente di Ragusa, Claudio Conti, si è soffermato sulla “questione culturale per favorire una più corretta gestione dei rifiuti in provincia”.Grande interesse invece hanno suscitato le testimonianze del sindaco di Villafranca d’Asti nonché presidente dell’Ato del Bacino Artigiano Rifiuti, Massimo Padovani, e del vice sindaco di Mercato San Severino (Salerno), Giovanni Romano, i quali hanno rappresentato la loro esperienza di comuni virtuosi in Italia in fatto di raccolta differenziata dei rifiuti.“Il segreto del buon risultato raggiunto col 65% di raccolta differenziata nel nostro comune – ha detto Padovani – è dipeso soprattutto da un cambio di mentalità: intanto non più una tassa ma una tariffa per i rifiuti e poi la certezza di creare un sistema virtuoso col cittadino responsabile di questo processo”. Anche il vice sindaco Romano ha illustrato l’azione condotta dal suo comune che fa “da contraltare all’emergenza rifiuti che in questi mesi vive la Campania”.“Qualcuno si sorprenderà – ha detto Romano – di come siamo riusciti a raggiungere questi obiettivi in una regione che invece vive quotidianamente l’emergenza rifiuti. In realtà ci siamo mossi in anticipo rispettando tempestivamente il decreto Ronchi su cui magari altri amministratori hanno dormito. Il successo è stato dettato dalla volontà di rendere il cittadino protagonista della raccolta differenziata e di farlo anche risparmiare. La raccolta differenziata è un problema culturale che va affrontato a cominciare dalle scuole e dalle singole agenzie educative se vogliamo riuscire a far centro”.Il dirigente dell’Ato Ambiente di Ragusa, Fabio Ferreri, invece, ha fatto il punto sulla situazione rifiuti in provincia e sullo stato dell’arte delle 3 discariche in provincia, nonché sulla nascita dei due centri di compostaggio che aiuterà a risolvere parzialmente i problemi. Ferreri sulla minacciata chiusura della discarica di Scicli per oggi ha annunciato che “in forza di una norma contenuta nell’ultima legge Finanziaria le discariche prossime alla chiusura sono state prorogate sino al 31 marzo 2008”.
Ultimo aggiornamento
1 Marzo 2008, 00:00