Conferenza stampa di fine mandato. Antoci : “Sono stato il presidente di tutti”
“Un grazie a tutti per essermi stato vicino e per aver condiviso con me le battaglie per la difesa e il rilancio della Provincia di Ragusa. Sono stati dieci anni esaltanti di azione amministrativa che hanno segnato la mia vita personale e politica e che mi lasciano dentro un patrimonio di esperienze, anche umane, non indifferente”.Così il presidente della Provincia di Ragusa Franco Antoci, al termine della conferenza di fine mandato, si è congedato dai giornalisti. E la stessa cosa ha ripetuto qualche minuto dopo nel saluto a tutti i dipendenti dell’Ente.Accompagnato dal presidente del Consiglio provinciale Giovanni Occhipinti e dagli assessori provinciali, Antoci ha sottolineato i passaggi più salienti del suo cammino amministrativo e a chi in questi anni gli ha ricordato di essere stato un po’ lento, ha risposto citando il motto latino “festina lente”, preso ad esempio da Cosimo de Medici, Granduca di Toscana nel 1737.“L’uomo di governo non deve intraprendere nulla – ha detto Antoci – sotto l’impulso della fretta e della temerarietà, in quanto il tempo concesso a una cauta riflessione sarà portatore di un vento gagliardo che consentirà di condurre a buon fine le proprie azioni. Ed è quello che ho fatto in questi anni agendo col significato profondo dell’affrettati lentamente”. Il presidente della Provincia poi ha ricordato quello che lascia: “Un Ente sano, senza lavoratori precari e una Provincia invidiata per stile e sobrietà”.Infine un rimpianto: “C’è un’opera che avrei voluto inaugurare e non l’ho fatta perché tanti sono stati i problemi che si sono frapposti alla sua apertura e mi riferisco al centro di ricerca in agricoltura di contrada Perciata”.Antoci ha toccato anche il ‘tasto’ del ricorso al Tar. “ al di là della decisione della magistratura amministrativa, il dato politico è che oggi finisce il mandato elettorale. Se dovessi restare si tratterebbe di una gestione commissariale democratica in cui tutti gli amministratori non percepiranno alcuna indennità”.
Ultimo aggiornamento
24 Maggio 2012, 00:00