Commissione Bilancio all’Ars. Audizione del Commissario Piazza
Il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Salvatore Piazza ha chiesto ed ottenuto di essere ascoltato dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana per rappresentare la pesante situazione finanziaria dell’Ente che, per il prelievo forzoso dello Stato di oltre 11 milioni di euro, al momento è in squilibrio di bilancio e nell’impossibilità di poter approvare il bilancio di previsione 2018, i cui termini sono scaduti lo scorso 31 marzo. Il Commissario Piazza, accompagnato dalla dirigente del settore Finanziario, Lucia Lo Castro, è stato udito dalla II Commissione all’Ars, presieduta dal deputato regionale Riccardo Savona che sta esaminando la manovra finanziaria prima che vada in aula, e durante l’audizione ha ripercorso l’iter che ha portato l’Ente a questo stato di squilibrio, nonostante si tratti di un’Amministrazione virtuosa che ha messo in campo negli ultimi anni tutte le azioni possibili di ‘spending review’Considerato ch’è già scaduto il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2018 e mancando le risorse necessarie per salvaguardare l’equilibrio finanziario ed assicurare gli standard minimi di funzionamento dei servizi di competenza dell’Ente, il Commissario Piazza ha ribadito che per il 2018 il fabbisogno finanziario dell’Ente è di almeno 11,3 milioni di euro per chiudere in pareggio e senza tener conto di una previsione di spesa di almeno altri due milioni di euro per la necessaria manutenzione delle strade provinciali e degli istituti scolastici provinciali di competenza.E’ stato sottolineato altresì ai componenti della Commissione Bilancio dell’Ars la necessità che il dibattito si sposti da un tema ragionieristico ad un tema di valenza costituzionale perché la scelta dello Stato di incassare i proventi della Rca e dell’Ipt col ‘prelievo forzoso’ senza riversare questi proventi sulla comunità iblea non è un principio legittimo. I cittadini della provincia di Ragusa con la tassa sulla Rca e sull’Ipt versano nelle casse dello Stato il loro contributo senza avere nulla indietro dallo Stato, a parte che le ex province impiegano personale dedicato a questo servizio senza che lo Stato contribuisca. Stante il perdurare di questa situazione sarà difficile predisporre il bilancio di previsione pertanto, qualora non dovessero pervenire auspicabili iniziative normative entro breve termine diverrà inevitabile avviare le procedure previste dalle disposizioni vigenti per gli Enti Locali in squilibrio strutturale nonostante sussista la necessità di effettuare interventi urgenti per la manutenzione delle strade, degli Istituti Scolastici e di ogni altra azione rivolta a non arrecare danni certi e gravi all’Ente ed alla comunità amministrata.
Ultimo aggiornamento
12 Aprile 2018, 00:00