Cibus Parma. Antoci e Cavallo: “L’imprenditorialità iblea sempre protagonista”

La vivacità imprenditorialità delle aziende iblee ha avuto una piacevole conferma al Cibus di Parma, il salone internazionale dell’agroalimentare che si è aperto lunedì con cifre da capogiro per quanto concerne gli espositori e i visitatori. Nello stand messo a disposizione dalla Provincia Regionale di Ragusa e dalla Camera di Commercio di Ragusa, le 12 aziende iblee che hanno scelto lo spazio istituzionale hanno avuto numerosi contatti con buyers e operatori. Il Cibus, salone per eccellenza dell’agroalimentare, si porta dietro l’etichetta dell’internazionalizzazione perché tanti sono gli operatori esteri invitati alla rassegna, i quali non hanno mancato di incuriosirsi per la qualità dell’olio dop Monti Iblei, nonché per i formaggi, i dolci tipici ragusani, le passate di pomodoro ma anche l’origano. E’ la riprova che in un mercato sempre più globalizzato, il mercato dei prodotti tipici, quindi di “nicchia” funziona sempre e la condizione imprescindibile per restare competitivi resta sempre la qualità.La visita del presidente della Provincia Franco Antoci e dell’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo agli imprenditori iblei presenti al Cibus è stata la conferma della vicinanza delle Istituzioni in un momento di particolare crisi economica che finisce per colpire piccole e grandi imprese.“Ho registrato una voglia di fare e un coraggio non comune dei nostri imprenditori – dice Antoci – per sfidare i venti della crisi. Ma la vivacità dei nostri imprenditori è nota e per l’ennesima volta l’hanno riconfermato con una voglia di fare non comune. Parlando con loro ho notato fiducia ad uscire dalla crisi e siccome l’intraprendenza è tipica della nostra gente sono che gli imprenditori iblei ce la faranno anche stavolta”.Anche l’assessore Enzo Cavallo, presente al Cibus, ha verificato la disponibilità al protagonismo e all’intraprendenza degli imprenditori iblei.“Il Cibus ha confermato – dice Cavallo – che la crisi c’è, ma c’è anche una forte disponibilità delle nostre imprese a superare il momento difficile puntando tutto sulla qualità. I nostri prodotti, dall’olio ai formaggi ai pomodori, alle passate hanno il pregio di essere apprezzate perché coniugano benissimo qualità e tracciabilità: due valori aggiunti per una maggiore sicurezza alimentare che il consumatore ormai ricerca. Ecco perché gli stand delle nostre aziende sono stati presi d’assalto dai buyers esteri, mi ha incuriosito per esempio l’attenzione di operatori giapponesi nei confronti dei nostri formaggi. E’ la riprova che seppure viviamo in un mercato globalizzato c’è sempre spazio per il mercato di nicchia dei prodotti tipici”.

Ultimo aggiornamento

12 Maggio 2010, 00:00