Cava dei Modicani. Nuova ordinanza del Commissario Cartabellotta, prorogato il conferimento dei rifiuti sino al 31 maggio 2016

Prorogata sino al 31 maggio 2016 l’attività della discarica ragusana di Cava dei Modicani con una nuova ordinanza contingibile ed urgente del commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Dario Cartabellotta. Il provvedimento di proroga si è reso necessario in previsione della scadenza della procedente ordinanza commissariale adottata il 21 luglio 2015 e atteso che i sindaci dei Comuni di Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Giarratana hanno ribadito la situazione di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente nel corso della conferenza dei servizi appositamente convocata dal commissario Cartabellotta. Il Commissario ha agganciato però la sua ordinanza a quella del presidente della Regione siciliana del 15 gennaio scorso, con cui è stato disposto il ricorso temporaneo ad una speciale forma di gestione dei rifiuti nel territorio della Regione siciliana nelle more dell’attuazione del primo stralcio attuativo per il rientro in ordinario della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, fissando la scadenza al 31 maggio scorso. Durante la conferenza di servizio sono stati evidenziati i miglioramenti effettuati dal gestore Ato ambiente nella discarica di Cava dei Modicani dall’emissione della prima ordinanza con l’avvio del bio-potalizzatore e di altri accorgimenti utili ad ottemperare a tutte le prescrizioni Aia.“I sindaci dei comuni che conferiscono nella discarica di Cava dei Modicani – spiega Cartabellotta – mi hanno rappresentato la necessità e l’urgenza di una proroga della mia precedente ordinanza in un momento cui l’emergenza rifiuti in Sicilia ha livelli altissimi di preoccupazione e dopo attenta valutazione e con assunzione personale di responsabilità ho prorogato l’utilizzo della discarica ancorandola all’ordinanza emessa in Sicilia dal presidente Crocetta. Certi processi vanno governati consapevoli dell’emergenza che viviamo”.

Ultimo aggiornamento

20 Gennaio 2016, 00:00