Caso randagismo. Carpentieri: “Immagine turistica deturpata, ora bisogna rilanciare”

In relazione agli ultimi tragici avvenimenti sul caso dei cani randagi-killer che hanno scosso le coscienze dei cittadini e che hanno portato la Provincia di Ragusa alla ribalta nazionale contribuendo a rendere della stessa sui media nazionali un’immagine distorta e non rispondente al vero, l’assessore al Turismo Girolamo Carpentieri sulla questione prende posizione.“La pessima immagine – dice il vicepresidente – che si è voluto attribuire alla provincia di Ragusa dopo la tragedia di Sampieri non ha alcuna rispondenza con la realtà e racconta una vicenda completamente diversa dalla verità rappresentata da impareggiabili beni paesaggistici e architettonici che già l’Unesco ha qualificato come patrimonio dell’Umanità e che la fiction televisiva del commissario Montalbano ha contribuito a valorizzare e a fare conoscere in Europa. Dopo questa tragedia che rischia di penalizzare sul piano dello sviluppo turistico il nostro territorio, è arrivato il momento di avviare una nuova scommessa puntando a presentarci con nuovi argomenti sul mercato del turismo mondiale; proprio ora, nella fase più difficile. La bellezza dei nostri luoghi, del nostro mare, dei nostri monumenti, la qualità dei prodotti tipici, l’enorme cuore e la grande accoglienza della nostra gente sono specificità uniche di questa provincia che nessuna immagine negativa ch’è stata associata alla tragedia di Sampieri potrà cancellare. Sono i cardini invece su cui dobbiamo puntare per rilanciare la nostra progettualità turistica, portando avanti le nostre idee e la nostra voglia di investire sul turismo. Anche se i media nazionali hanno banalizzato e semplificato alcune delle testimonianze paesaggistiche e monumentali più belle della provincia di Ragusa alle notizie della tragedia, è nostro dovere eliminare questa falsa comunanza, proponendoci in ogni luogo utile, dove poter fare vedere ciò che siamo veramente e ciò che possiamo offrire turisticamente. Ci sarà tempo e modo anche per “chiarire” questa campagna di disinformazione, soprattutto di danno all’immagine, che è stata fatta. Ed anche sotto questo punto di vista posso garantire che non lascerò nulla di intentato. Per il resto eravamo e siamo tuttora culla del barocco, paesaggio da “mozzare il fiato” (per dirla con una frase della first lady Franca Ciampi nel giorno della sua visita in provincia di Ragusa), mare incontaminato e pulito, patrimonio dell’Umanità: queste sono le uniche cose certe e sicure. Il resto è solo una facile pratica disfattista di chi non ama questo lembo di Sicilia. Io credo nel turismo e nella virtuosità di un’industria pulita che darà grandi ritorni d’immagine e di sviluppo. Ecco perché sono convinto che questo sia il momento giusto per puntare ancora più forte sulla promozione di questa terra”.

Ultimo aggiornamento

24 Marzo 2009, 00:00