Adesione al progetto del Corfilcarni
Adesione al protocollo d’intesa tra l’assessorato regionale all’Agricoltura e il Corfilcarni (Consorzio di Ricerca Filiera Carni, al quale l’Ente Provincia è associato). La Giunta Provinciale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo, ha detto sì alla partecipazione al protocollo d’intesa che si propone di avviare non solo l’attività di valorizzazione e promozione della carni siciliane locali, ma anche la realizzazione di un sistema di massima trasparenza volto a garantire chi alleva, chi produce e chi consuma, partendo da un tipo di anagrafe (con l’utilizzo di microchip o boli ruminali) rilevabile e gestibile solo elettronicamente senza possibilità di manipolazione che si renderà certamente utile anche per meglio contrastare i fenomeni di abigeato. Con l’iniziativa si vuole incoraggiare una azione tesa a controllare, garantire e certificare, sin dalla sua origine la carne locale, al fine di incoraggiare gli allevatori che utilizzano le risorse naturali che ne determinano le caratteristiche a rispettare i protocolli di corretta gestione degli allevamenti. Il protocollo è teso altresì a realizzare quei processi di tracciabilità, di controllo e di certificazione per garantire, attraverso una corretta etichettatura, gli interessi dei consumatori che, solo così, potranno conoscere, con la necessaria certezza, l’origine e la qualità della carne consumata oltre che dei suoi derivati. In collaborazione con il Corfilcarni e con l’intervento anche della Regione, è prevista la realizzazione di un programma che, basandosi su una anagrafe certa degli animali, prevede fra l’altro, un sistema di certificazione per garantire protocolli di corretta gestione degli allevamenti, la verifica delle caratteristiche igienico-sanitarie, nutrizionali, organolettiche, tecnologiche oltre che di valutazione economica del prodotto finito per garantire sul piano della sicurezza alimentare il consumatore finale. “Aderendo all’iniziativa – dice l’assessore Cavallo – vogliamo dare maggiore concretezza al nostro ruolo all’interno del Corfilcarni nell’interesse degli allevatori e dei consumatori. Fermo restando l’impegno teso ad incoraggiare gli operatori del settore a valorizzare e consumare i capi nati, allevati e macellati in provincia, vogliamo creare condizioni di massima trasparenza mediante la “tracciabilità” del prodotto ed attraverso una chiara etichettatura dell’origine, dei vari passaggi e delle caratteristiche qualitative della carne avviata al consumo. E parlando di tracciabilità non possiamo non fare riferimento ad un sistema di anagrafe di sicuro affidamento; proprio per questo abbiamo avviato un discorso di utilizzo dei microchip e/o dei boli ruminali per una certa ed incontestabile identificazione dei capi: un metodo che, oltre a garantire l’origine della carne, può essere esteso ed utilizzato a tappeto per meglio contrastare il fenomeno degli abigeati”.
Ultimo aggiornamento
6 Giugno 2009, 00:00