Accise sul gasolio agricolo. Cavallo scrive al ministro Zaia
“La decisione della Commissione Europea che ha dichiarato il regime italiano di esenzione delle accise del gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre in contrasto non compatibile con le vigenti norme comunitarie giunge in un momento assai delicato per la sericoltura e per tutto il settore agricolo. Proprio mentre si aspettano risposte alle più che legittime richieste avanzate da tempo dagli agricoltori, un’altra impietosa mazzata viene ad abbattersi sulla sericoltura iblea”.Così l’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo ha scritto al ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia affinché si attivi in maniera adeguata per contrastare un provvedimento che, in caso di non auspicabile conferma, metterebbe in ginocchio la sericoltura iblea con conseguenze fatali per tantissime imprese già pesantemente colpite dagli effetti della grave crisi.“Di fronte alla delicatezza della situazione – aggiunge Cavallo – appare necessario un intervento del Governo Regionale, di tutti i parlamentari e di tutte le forze politiche, nonché delle associazioni professionali di categoria a sostegno delle azioni richieste al Governo Nazionale per ottenere la rimozione di un provvedimento dal quale può dipendere la sorte di un settore di fondamentale importanza per la economia del nostro Paese e soprattutto della nostra Provincia. Quella di Ragusa è la provincia con una densità serricola fra le più marcate d’Italia e d’Europa ed in quanto tale, anche se di fatto le strutture non sono tutte riscaldate, è la zona dove assai rilevanti sono le negative conseguenze e le ripercussioni a carico delle imprese del settore direttamente interessate dalla improvvisa, imprevista e fortemente penalizzante decisione della Commissione. Il provvedimento infatti và contro la tendenza che impegna le aziende a contenere i costi di produzione per meglio competere nei mercati ove forte è la concorrenza dei Paesi dove si riesce a produrre con oneri più contenuti”.Cavallo non esclude contro il provvedimento comunitario che il “Governo Italiano intervenga per l’opposizione al provvedimento con un motivato ricorso davanti alla Corte di Giustizia Europea per bloccare un provvedimento che rischia di affossare definitivamente un settore già in difficoltà per la crisi denunciata da tempo per superare la quale necessitano attenzioni, segnali ed interventi di ben altra natura”.
Ultimo aggiornamento
22 Agosto 2009, 00:00