Riserva Pino d’Aleppo. Floriddia: “Ora la misura è colma”
“Ora la misura è davvero colma. Sulla riserva del Pino d’Aleppo ho letto e sentito tante inesattezze ch’è arrivato il momento di porre fine a questo gioco strumentale dei sindaci dei comuni interessati e di qualche segretario di partito che per animare il dibattito politico cerca nuove sponde polemiche anziché preoccuparsi di dare un’amministrazione alla guida della città che il suo partito governa”.Così l’assessore provinciale al Territorio ed Ambiente Giancarlo Floriddia interviene nel dibattito sulla riserva “Pino d’aleppo” tirato fuori artatamente per “coprire manchevolezze e inefficienze, oltre che attuare una vera e propria disinformazione”.Floriddia ne ha per tutti. Certi commenti non gli sono propri piaciuti e così fa un ragionamento complessivo sul futuro della riserva e sulle sue problematiche.Comincia con i sindaci di Ragusa, Comiso e Vittoria.“Invece di parlare di inefficienza e incapacità della Provincia nella gestione della riserva farebbero bene a parlare delle proprie inadempienze. Perché non hanno predisposto finora l’unico adempimento che avrebbero dovuto fare per competenza ovvero la redazione dei piani di utilizzo? In considerazione di questa inadempienza chiederò al neo assessore regionale al Territorio ed Ambiente Francesco Cascio, al quale ho chiesto un incontro dopo il suo insediamento, di commissariare i comuni inadempienti. Così la finiamo col tentativo di sparare nel mucchio”.Al segretario dei Democratici di Sinistra di Vittoria infine un invito: “E’ talmente confuso che non sa che la competenza della riserva è dell’assessorato al Territorio ed Ambiente e non dell’Agricoltura e Foreste. Gli consiglio di cambiare destinatario alla sua lettera ma indichi nella missiva anche i motivi perché il comune di Vittoria non ha elaborato il piano di utilizzo ch’è un “passaggio” obbligato per favorire le aziende agricole”.Ad amministratori e politici invece l’assessore Floriddia ricorda l’impegno dell’Amministrazione Provinciale per la riserva “Pino d’aleppo” in questi ultimi due anni.“Abbiamo realizzato i percorsi di visita della riserva, abbiamo bonificato vaste aree della riserva a cominciare dall’ex discarica di contrada Mendolilli, abbiamo assicurato interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, abbiamo proceduto all’acquisto di un vecchio casale che ospiterà le guide della riserva. Ma non ci siamo fermati solo a questo”. “La Provincia – aggiunge Floriddia – ha già predisposto un’ipotesi di modifica del regolamento che disciplina riserva e preseriserva ed affrontato la questione della riperimetrazione. Stiamo definendo l’iter per la realizzazione di un Consorzio di valorizzazione delle produzioni della riserva col concorso dei Comuni che hanno dato la loro disponibilità, della Camera di Commercio, dei privati e delle organizzazioni di produttori. Ho incontrato a Palermo i componenti della Commissione Regionale Parchi e Riserve per rappresentare i punti di contrasto evidenziando le difficoltà burocratiche delle aziende che operano all’interno della riserva chiamate ad una serie di adempimenti pieni di cavilli burocratici che sono un freno per lo sviluppo delle stesse. A fronte di tutto questo registro come i comuni hanno abbandonato l’idea originaria di affidare la gestione alla Forestale e di chiedere invece che siano loro a farlo quando l’unico adempimento che avrebbero dovuto fare, i piani di utilizzo, non sono riusciti a realizzarlo. Ma è serio tutto questo? Oppure è il solito strumentale polverone politico di mezza estate?”
Ultimo aggiornamento
22 Agosto 2004, 00:00