Questione discariche. Difficoltà per riaprire Scicli, tutto torna in discussione

La soluzione individuata ieri dal tavolo istituzionale dei 12 sindaci iblei e del CdA dell’Ato Ambiente coordinato dal presidente della Provincia Franco Antoci ha bisogno di un ulteriore approfondimento perché le procedure tecniche per la riapertura della discarica di Scicli, che avrebbe consentito di gestire l’emergenza rifiuti in provincia di Ragusa, presentano difficoltà di ordine temporale che impone agli amministratori locali una nuova valutazione di tutta la materia. Così il tavolo ha deciso di aggiornarsi a domani alle ore 12.Il “tavolo” è ripartito dalle informazioni esplicitate dal presidente dell’Ato Ambiente Gianni Vindigni circa le procedure tecniche e temporali per riaprire la discarica di San Biagio di Scicli. Vindigni ha fatto presente che per la riapertura di Scicli, in regime di articolo 191 del decreto legislativo 152.96 emesso dal presidente della Provincia Franco Antoci, i tempi tecnici ci sarebbero ma occorrerà però individuare un nuovo gestore con i conseguenti tempi di legge. Dalla relazione del presidente dell’Ato Ambiente è emerso che i tempi invece per la costruzione della quarta vasca sia a Vittoria che a San Biagio sono più lunghi di quelli ipotizzati nella riunione di ieri. Alla luce delle difficoltà evidenziate e fermo restando la disponibilità di tutto il tavolo a trovare una soluzione condivisa è emersa la necessità di un ulteriore aggiornamento del “tavolo”. Da registrare invece, a margine dell’incontro, la comunicazione dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente per la discarica di Vittoria che potrà abbancare rifiuti ancora per 11.600 metri cubi. Un’autorizzazione che consente di non chiudere Pozzo Bollente immediatamente come preventivato.

Ultimo aggiornamento

15 Aprile 2010, 00:00