Politiche sul Welfare. Alla Provincia il coordinamento

Esportare il “modello Ragusa” in tutta la Sicilia anche nel campo della solidarietà e dei servizi sociali. E’ questa l’intenzione che gli assessori ai servizi sociali dei dodici comuni della provincia hanno espresso oggi, al termine della conferenza di servizio convocata dall’assessore provinciale ai servizi sociali Orazio Ragusa per creare un coordinamento più solido e fattivo fra i distretti, i comuni e la stessa Amministrazione Provinciale di Ragusa.L’incontro è servito a registrare le proposte e le istanze dei Comuni rispetto all’attuazione dei piani di zona e più generale all’attuazione delle politiche sociali sul territorio. I Comuni hanno evidenziato la necessità di una funzione di coordinamento politico da parte della Provincia per rappresentare in modo compiuto le esigenzedei Comuni e dei distretti nell’interlocuzione con la Regione.Un’altra esigenza che gli assessori comunali hanno rappresentato è che la Provincia si faccia carico di colmare le lacune nei servizi cui i Comuni non possono far fronte per difficoltà economiche, evitando inutili doppioni. L’assessore Ragusa si è fatto carico di interpretare tali esigenze, assumendo il ruolo di coordinamento e regia degli interventi. “La provincia di Ragusa – afferma l’assessore Orazio Ragusa- è oggi un riferimentoa livello regionale: lo stato di attuazione dei distretti è in fase molto avanzata rispetto agli altri territori della Sicilia e, ad oggi, siamo gli unici ad aver attuato compiutamente i distretti. Il ruolo di capofila che le province di Ragusa e Siracusa hanno in questa fase proietta la provincia iblea come modello di riferimento nell’Isola”.

Ultimo aggiornamento

24 Febbraio 2005, 00:00