Piano paesistico. Contestata la procedura concertativa e il merito della proposta

Provincia, Comuni iblei e Consorzio Asi in campo per dire no al procedimento di approvazione del nuovo piano paesistico della Provincia di Ragusa. L’assessore al Territorio e Ambiente Salvo Mallia, che ha coordinato i lavori della riunione, ha avuto mandato dai rappresentanti dei comuni di Acate, Comiso, Giarratana, Modica, Pozzallo, Ragusa, Scicli, S.Croce Camerina e Vittoria e del Consorzio ASI di Ragusa, nonché la successiva adesione dei comuni di Chiaramonte Gulfi, Ispica e Monterosso Almo, di rappresentare al presidente della Regione Siciliana e agli assessori all’Agricoltura, al Territorio e Ambiente, ai Beni Culturali nonché alla Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa e all’Ufficio del Piano Paesistico Regionale Territoriale la profonda preoccupazione in ordine al procedimento di approvazione del nuovo Piano paesistico della Provincia di Ragusa.Si contesta in particolare “l’incomprensibile ed inusuale celerità del procedimento di partecipazione concertativa e di non poter aderire al calendario degli incontri programmato dalla Soprintendenza (a distanza di un’ora per ciascun Ente), ritenendolo assolutamente inadeguato a conseguire qualsiasi obiettivo di condivisione del progetto, e ciò anche in considerazione delle preoccupazioni ripetutamente avanzate nelle più svariate sedi in ordine alla sua effettiva condivisibilità”.Nel documento elaborato si fa presente che per quanto concerne “il merito dell’attuale stesura, infatti, il progetto di Piano paesistico oggi proposto dalla Soprintendenza non si ritiene assolutamente rispondente alle reali esigenze di salvaguardia del patrimonio paesaggistico del comprensorio ibleo e rischia di diventare solo un inutile fattore di aggravio per il ricco tessuto produttivo esistente nella nostra Provincia”.A tale riguardo il documento elenca una serie di osservazioni (già formalizzate in precedenza anche dalla Provincia), ed elenca ulteriori rilievi riguardanti vari profili di legittimità dei procedimenti adottati nella redazione del piano, che i partecipanti alla riunione ritengono di avanzare in questa fase e che si riservano evidentemente di integrare ed approfondire. Certamente ulteriori rilievi potrebbero essere utilmente avanzati anche dalle altre rappresentanze dei settori produttivi, socio-economici e professionali, con i quali si condividono analoghe preoccupazioni, se solo venissero anch’esse coinvolte in una adeguata valutazione partecipativa delle scelte operate con il piano.L’assessore Mallia a nome degli altri enti pubblici chiede fermamente l’apertura di un procedimento concertativo realmente allargato a tutte le istituzioni e a tutti i soggetti portatori di interesse del nostro territorio, che sia adeguatamente dimensionato nei tempi e nei modi in relazione alla obiettiva rilevanza dello strumento pianificatorio.Il documento chiede altresì la rielaborazione del Piano sulla base delle osservazioni già avanzate, di quelle ulteriori che gli enti partecipanti alla riunione si sono riservati di far pervenire al più presto alla stessa Soprintendenza, nonché di quelle che potranno emergere dalle successive fasi concertative e si rivolge formale invito, altresì, a non voler procedere ulteriormente nell’iter di adozione del piano senza avere assicurato la reale ed effettiva partecipazione del territorio nelle dovute forme, e ciò anche al fine di consentire agli enti istituzionali la preventiva adozione dei provvedimenti deliberativi.

Ultimo aggiornamento

7 Luglio 2010, 00:00