Piano paesistico. Confronto col Sovrintendente Ferrara

Il confronto col Sovrintendente di Ragusa Alessandro Ferrara promosso dall’amministrazione provinciale un primo risultato l’ha ottenuto e cioè quello di ascoltare le istanze dei vari territori che si sentono penalizzati eccessivamente dall’adozione del piano paesistico. Il presidente della Provincia Franco Antoci ad apertura dei lavori ha ribadito che, al di là delle scelte dei singoli comuni o Enti di procedere in sede di giudiziaria per la sospensione del piano, c’è sempre la strada del confronto politico-istituzionale per trovare soluzioni condivise. I sindaci presenti all’incontro hanno sottoposto al Sovrintendente limiti e incongruenze del piano adottato ma anche chiarimenti e interpretazioni su alcune norme.Alla fine degli interventi il Sovrintendente Ferrara ha detto che “il piano non è cristallizzato e che qualche osservazione verrà accolta perché in alcuni casi vi sono palesi incongruenze ma nella sua macrostruttura lo strumento non potrà essere stravolto”.“Il piano ci vuole ed è utile – ha aggiunto Ferrara – e cercheremo di renderlo quanto più aderente alla realtà. Bisogna comunque fare chiarezza su alcune interpretazioni. Non è vero ad esempio che un caseggiato rurale può realizzarlo solo un agricoltore o che bisogna produrre determinati prodotti agricoli in certe zone o allevare solo alcune razze di bovini. Il piano presenta anche qualche errore di penna riguardante determinate perimetrazioni che stiamo correggendo in autotutela e poi le osservazioni saranno utili per cercare di venire incontro alle esigenze dei territori”.Chiariti anche i termini di presentazione delle osservazioni al Piano. “Non sono termini perentori – ha detto Ferrara – ma le osservazioni dovranno essere presentate dal 14 novembre al 24 dicembre 2010”.

Ultimo aggiornamento

6 Novembre 2010, 00:00