Pesca del novellame. Chiesta la revoca del decreto dell’assessore Di Mauro
La Regione autorizza la pesca del novellame in Sicilia e dalla provincia di Ragusa parte un secco no.L’assessore allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo ha inviato una lettera all’assessore regionale alla Cooperazione e Pesca Giovanni Di Mauro e ai parlamentari iblei per chiedere la revoca del decreto che autorizza la pesca del novellame in Sicilia.“Anche quest’anno – scrive Cavallo – nonostante le posizioni di giustificato contrasto, espresse e notificate da tempo ed in maniera alquanto marcata alla Regione Siciliana, è stato emanato il Decreto col quale viene autorizzata la pesca del novellame in Sicilia. Un provvedimento che, oltre a disattendere le precise richieste dei pescatori e degli Enti Locali del territorio, danneggia gravemente la piccola pesca e colpisce ancora più pesantemente la marineria dell’area iblea soprattutto per il fatto che, dal 14 febbraio la pesca del novellame non potrà essere praticata nella zona di mare compresa tra la foce del fiume Belice e Capo Bianco, con la conseguenza che le flotte operanti in tale area si riverseranno, come è già successo negli altri anni, nelle zone dove è possibile operare, con intuibili ed incalcolabili danni per i pescatori locali.La pesca del novellame – aggiunge Cavallo – oltre ai danni causati ai pescatori locali, favorisce l’improprio e devastante sfruttamento dell’ecosistema marino e vanifica, paradossalmente, ogni sforzo fatto per il necessario ripopolamento del nostro mare. Il Decreto disattende gli impegni assunti lo scorso anno quando, in più occasioni, si è avuto modo di rappresentare la grave condizione in cui versano le nostre marinerie e di dimostrare le rovinose conseguenze della pesca del novellame e di denunciare l’assoluta improponibilità di un provvedimento che privilegia alcune aree a danno di altre. Per tutto quanto sopra, si reitera la richiesta di revoca del Decreto e l’assunzione di iniziative coerenti e mirate al ripopolamento dei nostri mari ed alla ripresa e per il rilancio dell’attività svolta di tutte le marienerie siciliane nell’interesse dei pescatori e dell’intera economia, oltre che per la tutela di tutti i consumatori”.
Ultimo aggiornamento
3 Febbraio 2009, 00:00