La delegazione iblea al Columbus Day
In America per partecipare al Columbus Day e per rinsaldare i legami con le comunità iblee. La delegazione iblea guidata dal presidente della Provincia Franco Antoci (presente pure il sindaco di Santa Croce Camerina Lucio Schembari, i consiglieri provinciali Giovanni Nicosia e Salvatore Mandarà e il segretario generale dell’Ente, dottor Giuseppe Occhipinti, ha partecipato alle manifestazioni del “Columbus Day” 2004 del New Jersey e di New York, su invito delle comunità dei corregionali del “Club Scoglitti”,d el Club Santa Croce, della Società “Figli di Ragusa” e dell’Associazione dei Pozzallesi.Gli americano riversano un profondo sentimento di rispetto e simpatia verso la celebrazione del Colombus Day che rappresenta un momento fondamentale dell’orgoglio italiano negli Stati Uniti.L’occasione è stata propizia per rinsaldare e consolidare i rapporti già esistenti con i conterranei del New Jersey e di Brooklyn, e per crearne dei nuovi, con particolare riferimento alla comunità dei camarinensi del Club San Giuseppe di Hawthorne che per la prima volta hanno ricevuto in visita istituzionale una delegazione del comune di Santa Croce Camerina.Festosi ed accoglienti sono stati gli incontri avuti presso i vari sodalizi ma un grande impatto emotivo si è avuto con Club San Giuseppe, la cui comunità, erede di un consistente movimento migratorio che sin dai primi decenni del secolo scorso ha portato migliaia di camarinensi nello Stato del New Jersey, ha tributato entusiastiche manifestazioni di affetto e gratitudine all’intera delegazione iblea.Scambi di doni e momenti di sincera commozione hanno suggellato una serata storica per la comunità locale che per l’occasione ha auspicato la nascita di un gemellaggio fra Santa Croce Camerina e la cittadina di Hawthorne, ove attualmente vivono centinaia di emigrati della cittadina iblea di prima e seconda generazione. Il sindaco Fred Criscitelli, presente alla cerimonia, ha accolto l’invito del collega di Santa Croce a sviluppare futuri rapporti bilaterali.Analoga festosa accoglienza si è avuta presso il Club Scoglitti, guidato da Frank Caramagna, cui fa capo una folta comunità di scoglittiesi, in origine pescatori ma oggi socialmente realizzati ed affermati prevalentemente nel campo della piccola e media impresa, in uno Stato – New Jersey – fra i più ricchi e opulenti degli States.A Brooklyn la delegazione è stata ricevuta dal direttivo della società “Figli di Ragusa”, nei locali dell’omonimo sodalizio, alla presenza dei dirigenti dell’Associazione dei Pozzallesi e dei massimi rappresentanti dei club di Santa Croce e Scoglitti. L’incontro ha avuto un significativo risvolto storico perché era la prima volta in assoluto che si incontravano i massimi dirigenti delle quattro comunità iblee.L’obiettivo di una maggiore integrazione fra le comunità iblee emersa dall’incontro ed auspicata come prerogativa ineludibile per il futuro attribuisce alla missione della delegazione iblea, coordinata dal direttore dell’Associazione Ragusani nel Mondo, Sebastiano D’Angelo, un rilevante significato sul piano socio-culturale.La delegazione iblea ha partecipato infine alle parate di Lodi e di Garfield e a quella più importante della Quinta Avenue di Manhattan, in testa al corteo e insieme alla delegazione del Governo Italiano, guidata dal vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini.
Ultimo aggiornamento
16 Ottobre 2004, 00:00