Infrastrutture. L’assessore Venticinque scrive al Ministro Di Pietro

L’assessore alla Viabilità Giovanni Venticinque ha scritto al Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro per avviare un “confronto franco e sereno” sui ritardi infrastrutturali che la Provincia di Ragusa è costretta a subire e sul paventato blocco dei cantieri delle opere già in tinere.“Fino a questo momento – scrive Venticinque – gli annunci di chiusura di alcuni cantieri rischiano di avere un unico effetto immediato: fermare i progetti locali di sviluppo, avviati da tempo, con immensi sacrifici. Oltre ad accrescere la sfiducia dei cittadini verso le Istituzioni e verso l’idea di uno sviluppo socio-economico vero e non assistenzialistico che faticosamente abbiamo cercato di promuovere in questi anni per la nostra Provincia”.L’assessore Venticinque ricorda al Ministro Di Pietro le infrastrutture che non possono più attender:.“L’autostrada Siracusa-Gela, di cui si parla da decenni, con cantieri aperti fino alla città di Rosolini, che permetterebbe di annullare un enorme gap infrastrutturale per il nostro territorio, secondo alcune voci sarebbe tra le opere da bloccare o addirittura mettere in secondo piano. A fronte di una Provincia che non ha un solo chilometro di autostrada, la realizzazione di quest’opera sarebbe un volano per lo sviluppo del nostro territorio. Stesso discorso per il raddoppio della S.S. 514 Ragusa-Catania, unica arteria di collegamento con Catania e quindi “corridoio” privilegiato per l’export delle produzioni agricole locali e di “import” per il turismo. Se il Governo Nazionale non manterrà gli impegni presi, rischia di essere cancellata anche la viabilità a supporto del costruendo aeroporto di Comiso (i cui lavori saranno ultimati entro il mese di maggio del 2007), rendendo così inutile lo sforzo compiuto anche dalla Provincia Regionale di Ragusa che ha elaborato il progetto di massima per la realizzazione di queste opere (è pronto altresì il bando di gara per l’elaborazione del progetto esecutivo). Un colpo pesante alla programmazione e pianificazione dell’Ente che finirebbe per annullare le ipotesi di sviluppo attorno al movimento di merci e persone che il nuovo aeroporto inevitabilmente creerà. Il blocco, o peggio, la cancellazione di tali opere, rigetterebbe indietro la Provincia di Ragusa di decenni, rimarcando violentemente la differenza tra un Centro-Nord capace di attrarre risorse ed essere quindi centro autonomo di sviluppo ed un Meridione accusato di essere capace solo di lagnarsi per essere dimenticato e destinato solo a mendicare assistenzialismo. Se dovessi trovare un motivo, anche uno solo, per supportare in maniera forte la mia richiesta di mantenere gli impegni per il completamento della Siracusa-Gela, del raddoppio della Ragusa-Catania, delle varianti alla viabilità statale a servizio dell’aeroporto di Comiso, vorrei riuscire a trasferirLe questa sensazione di frustrazione da un canto e di riscatto dall’altro”.Nella sua lettera Venticinque ripropone la forza attrattiva di una Provincia che ha forti settori di eccellenza.“La provincia di Ragusa si sta sviluppando, dopo decenni di depressione, grazie agli investimenti pubblici che ne hanno agevolato l’ingresso in un circuito virtuoso. La piccola imprenditoria riesce ad essere volano di sviluppo, il turismo comincia ad essere un valido supporto di sviluppo integrato, ecco che si può pensare al domani in maniera meno pessimistica, a patto che lo Stato assicuri le necessarie infrastrutture. Ma per sorreggere questa tendenza è opportuno che lo Stato non manifesti un netto disimpegno nella sua duplice veste di fornitore di servizi e di infrastrutture primarie. Auspico pertanto che su questi temi che Le ho proposto si possa avere un franco e sereno confronto, certo come sono del suo concreto intervento nel dare risposte adeguate alle nostre istanze”.

Ultimo aggiornamento

30 Giugno 2006, 00:00