Fondi ex Insicem. Antoci replica ai sindacati sulla firma dell’accordo di programma
Il presidente della Provincia Franco Antoci si dichiara sorpreso ed amareggiato sulla presa di posizione polemica delle organizzazioni sindacali circa la firma dell’accordo di programma per l’utilizzo dei 58 milioni di euro dei fondi ex Insicem.“Mi sarei francamente aspettato un plauso – replica il presidente – per il felice approdo di un iter lungo e faticoso che permetterà di utilizzare, dopo averli ottenuti a fatica dalla Regione Siciliana, fondi per l’infrastrutturazione del territorio e di aree per le attività produttive con la conseguente creazione di tantissimi posti di lavoro. Ed invece le organizzazioni sindacali protestano per una mancata concertazione che, in questo caso specifico, trattandosi di mero strumento operativo, era assolutamente ininfluente. E’ bene ribadire che l’accordo sottoscritto riveste carattere meramente tecnico-procedurale, rilevante solo per i soggetti che andranno ad appaltare le opere, ed è proprio in ragione di tale carattere tecnico che esso è stato limitato agli Enti pubblici territoriali interessati dai procedimenti, con la doverosa partecipazione del settore produttivo per il tramite dell’organo camerale che istituzionalmente lo rappresenta. Per il resto, l’accordo non viene certo a modificare né gli obiettivi nè tanto meno il quadro strategico del piano nel suo complesso, la cui titolarità resta in capo solo ed esclusivamente alla pluralità del partenariato socio-istituzionale della provinciaMi sento, pertanto, offeso dal comportamento e dal modo di agire dei rappresentanti sindacali che, dopo un percorso avviato da mesi alla luce del sole e condiviso dai partner istituzionali, solo la sera prima della firma dell’accordo mi hanno chiesto, attraverso un fax, di bloccare e rinviare il tutto, in attesa della “concertazione”. Sono polemiche sterili che attengono alla politica delle parole e alla ricerca di “visibilità” e non a quella dei fatti e delle realizzazioni.Sono e sarò sempre promotore e fautore della concertazione quando essa è utile per creare sinergie positive nel territorio, E questo “modus operandi” l’ho dimostrato in passato e lo dimostrerò in futuro, anche per quest’importante argomento, ma non consento a nessuno di vestire i panni dell’inquisitore addossandomi atteggiamenti prevaricatori che non mi sono assolutamente congeniali e pretese illegittimità che non ho mai perseguito. Mi sono ancora una volta, piuttosto, assunto la responsabilità dell’amministratore che vuole spendere celermente i soldi che abbiamo già in cassa secondo un piano di utilizzo deliberato unanimemente da tutti gli attori politici ed istituzionali, sindacali e produttivi del territorio e per il quale, in una visione unitaria dello sviluppo della Provincia, non servono polemiche ma sinergie operative”.
Ultimo aggiornamento
27 Luglio 2006, 00:00