Due milioni e centomila euro per le riserve del fiume Irminio e del Pino d’Aleppo per l’acquisizione di nuovi terreni

Due milioni e centomila euro per le due riserve gestire dalla Provincia Regionale di Ragusa, in forza di un accordo di programma promosso dalla Regione Siciliana per la realizzazione d’interventi relativi alla progettazione integrata del sistema ad alta naturalità “Monti Iblei”. Un milione e 500 mila euro sono destinati alla Riserva naturale “Macchia Foresta del fiume Irminio” e 600 mila euro per la Riserva Naturale Orientata del Pino d’Aleppo e riguardano interventi finalizzati all’acquisto di terreni di aree della riserva.“Alla stesura di quest’accordo di programma – dice l’assessore al Territorio ed Ambiente Giancarlo Floriddia – abbiamo lavorato da tempo per consentire un definitivo rilancio delle due riserve. Queste somme destinate all’acquisizione dei terreni di particolare interesse naturalistico nelle aree delle due riserve costituiscono un’opportunità davvero unica e consentiranno di facilitare la gestione perché gli interventi che verranno attuati saranno mirati alla fruizione e valorizzazione della riserva Macchia Foresta del fiume Irminio e di quella orientata del “Pino d’Aleppo”. Quest’intervento consente anche di dare risposte ai proprietari dei terreni che con la cessione di queste aree potranno ricavare i giusti indennizzi da poter magari rinvestire nelle proprie aziende e non essere così penalizzati due volte. Da una parte per il vincolo a cui i loro terreni erano soggetti che impediva loro la fruizione e dall’altra la mancata esigibilità di queste somme. E’ sicuramente un’opportunità per i proprietari dei terreni ma lo è anche per l’Amministrazione Provinciale, in qualità di ente gestore, che potrà ora realizzare interventi di riqualificazione e tutela delle due riserve. Siamo, comunque, sempre impegnati in un confronto serrato con l’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente affinché siano riconosciute a questo Ente altre risorse finanziarie, considerato che finora siamo stati ingiustamente esclusi dalla ripartizione dei fondi fatta dalla Regione Siciliana, per mettere in campo nelle due riserve altri interventi strutturali riservati alla manutenzione ordinaria e straordinaria e alla ristrutturazione dei punti di accoglienza”.

Ultimo aggiornamento

6 Dicembre 2005, 00:00