Convegno sul 2010. Un patto tra gli attori dello sviluppo ibleo per il cambiamento

Governare il cambiamento nel 2010 quando il bacino del Mediterraneo diventerà un’area di libero scambio. Su questo tema si sono confrontati oggi nella sala convegni del Palazzo della Provincia diversi relatori per il progetto (affidato alla responsabilità di una Partnership di Sviluppo composta dalla Provincia Regionale di Ragusa, dall’Associazione Culturale Centro Studi Ibleo, dalla So.SV.I. s.r.l., dalla Coldiretti di Ragusa e dalla Fidia s.r.l.) che nasce dalla necessità/opportunità per il territorio ibleo di affrontare l’importantissima sfida posta dalla creazione dell’area di libero scambio e dall’apertura del mercato Euro-Mediterraneo prevista per il 2010.La delineazione di questo nuovo scenario economico determinerà per il settore agricolo/orticolo della provincia iblea, un pesantissimo confronto competitivo con le produzioni estere altamente concorrenziali. Diventa così fondamentale attuare un’adeguata azione territoriale di sostegno e di accompagnamento alle imprese per evitare l’avvio di un graduale ed inesorabile processo di emarginazione dai mercati. In tal senso, il progetto “Scenari: Patto Locale per il Cambiamento” intende innescare, nel contesto territoriale di riferimento, attraverso il coinvolgimento diretto dei lavoratori e delle PMI agricole, “processi sperimentali di accompagnamento e supporto agli scenari evolutivi del settore”.E’ in questa logica che il Convegno ha inteso avviare una profonda riflessione sui possibili scenari evolutivi e di sviluppo del cambiamento auspicato e per l’attivazione di un processo di scambio di buone pratiche nel contesto europeo, diretto all’approfondimento di esperienze positive di riconversioni e di ristrutturazioni settoriali e/o aziendali.Il convegno si è sviluppato secondo due direttrici tematiche, la prima coordinata dal presidente della SO.SVI, ing. Giovanni Iacono, dedicata al “Cambiamento” inteso quale governo dei processi di ristrutturazione dei sistemi economici nel contesto italiano ed europeo, mentre la seconda, coordinata dal Console Italiano a Mulhouse (Francia), dott. Alessandro Giovine, ha illustrato esempi di buone prassi e di approcci innovativi per anticipare, gestire e consolidare dinamiche di cambiamento e di ristrutturazione di sistemi economici e produttivi.Il convegno si è aperto con i saluti del Presidente della Provincia Regionale di Ragusa, Franco Antoci e del Prefetto di Ragusa Marcello Ciliberti, nonché con la presentazione dei lavori del presidente dell’Associazione Culturale Centro Studi Ibleo Ezio Palazzolo.Nella prima tematica il presidente della Sosvi Giovanni Iacono ha lanciato la proposta di “un patto per il cambiamento fra gli attori dello sviluppo locale”.“L’Europa ci chiede il cambiamento – ha detto Iacono – ma è giusto che lo finanzi, non lo si può solo chiedere costringendoci poi a subirlo. Bisogna intanto ridurre il peso dell’agricoltura nell’economia iblea e andare verso l’agrindustria, prendendo atto che questo settore ha un peso del 32% del Pil, a differenza del 38% del passato. Occorre puntare allora nel rafforzamento degli altri settori per salvare l’economia iblea rafforzando il ruolo delle piccole e medie imprese artigianali ed industriali, del commercio e del turismo”.Maria Carmela Di Bartolo, dirigente del Servizio di Programmazione del Dipartimento Formazione Professionale dell’Assessorato Regionale del Lavoro, ha esposto le finalità dell’iniziativa comunitaria Equal, volta a promuovere nuove pratiche di lotta ad ogni tipo di discriminazione e disuguaglianza nel mercato del lavoro attraverso la cooperazione transnazionale. Successivamente il dott. Antonio Francioni, dirigente dell’Assessorato alla Formazione della Regione Molise, ha illustrato ai partecipanti le opportunità offerte dalla nuova programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007 – 2013, in relazione agli obiettivi specifici della coesione sociale e dello sviluppo territoriale. Sempre nell’ottica della gestione del cambiamento, l’intervento del dott. Franco Della Nera, consulente per il Formez, ha che inteso sottolineare la valenza fondamentale della concertazione territoriale, evidenziando l’importanza dei rapporti di sinergia tra le istituzioni territoriali. La seconda parte della giornata ha illustrato esempi di buone prassi e di approcci innovativi ai processi di ristrutturazione dei sistemi economico-produttivi, attraverso le esperienze esposte dal prof. Paolo Rizzi, direttore del Centro di Ricerca del Laboratorio di Economia Locale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che ha presentato i casi di pianificazione strategica delle città di Piacenza e di Cremona, nonché le modalità di pianificazione dei relativi piani di sviluppo territoriale. Elisabetta Caregnato, rappresentante della Direzione Generale di “Milano Metropoli”, Agenzia per la Promozione e lo Sviluppo Sostenibile dell’Area Metropolitana di Milano, ha esposto invece le esperienze fino ad oggi condotte dall’Ente per lo sviluppo e per la riconversione dei territori dell’area di Milano Nord, interessati da processi di dismissione industriale. La delegazione francese di Mulhouse Sud Alsace, rappresentata dal Presidente della Communauté d’Agglomération Mulhouse Sud Alsace, dott. Joseph Spiegel e dal dott. Carino Spicacci, Direttore Generale dei Servizi del Comune di Kingersheim, ha concluso gli interventi della prima giornata del Convegno, offrendo il contributo significativo dell’esperienza di riconversione produttiva attuata con successo nel bacino potassico dell’Alsazia.

Ultimo aggiornamento

19 Luglio 2006, 00:00