Convegno “Da piccolo vorrei fare il bambino”
Una città a misura di bambino? E’ possibile. Ma occorre un grande sforzo degli amministratori pubblici ed una rinnovata sensibilità degli adulti nell’elaborare processi nuovi che permettano di vedere il mondo con gli occhi dei bambini. Come riuscire in questo grande progetto?Ascoltando innanzitutto i bambini e progettando con loro, non per loro, un ambiente più sicuro e rispettoso che possa trasformare le nostre città. Ma prima di avviare questo progetto occorre rieducare gli adulti a questa nuova sensibilitàIl convegno promosso dall’Assessorato provinciale ai Servizi Sociali della Provincia che si è tenuto oggi a Baia Samuele con relatori d’eccezione ha provato a darsi alcune risposte in un confronto aperto tra amministratori, pedagogisti, insegnanti e gli stessi bambini che hanno affollato la sala. Moderato, con la verve dialettica che lo contraddistingue dal giornalista Aldo Forbice, il convegno ha cercato di mettere in evidenza e far comprendere agli adulti e ai responsabili della cosa pubblica le potenzialità inespresse dei bambini in termini di ricchezza umana. Il bambino esprime costantemente il desiderio di essere investito da compiti specifici che implichino responsabilità. E poi il gioco visto come spazio di crescita rimane la loro principale preoccupazione perché i bambini chiedono, oltre al tempo e agli amici per giocare, anche una città aperta ai bambini e liberata dal traffico. E’ possibile creare una città a misura di bambino?L’assessore ai servizi sociali Orazio Ragusa, che ha portato il saluto del presidente della Repubblica Ciampi, che ha dato il patrocinio al convegno, del Ministro Prestigiacomo e dell’Amministrazione Provinciale, ha detto che è possibile.“ Basta guardare alle nostre città – ha detto Ragusa nel suo intervento d’apertura – con gli occhi dei bambini pensando di progettare spazi a loro immagine e somiglianza”.Diretta e spontanea la testimonianza della dott.ssa Paola Tonelli, formatrice del comune di Roma e delegata presso il Cnr per il progetto internazionale “La città dei bambini” che ha raccontato in presa diretta l’esperienza vissuta nella Capitale.Il convegno ha registrato la proposta dell’Ordine degli Architetti di Ragusa per la creazione di progetti a misura di bambino. Il presidente dell’Ordine, arch. Pierpaolo Mincio, ha dato la sua disponibilità e quella dei suoi colleghi per la progettazione di spazi attorno alle scuole della provincia per renderli a misura di bambino.Anche per gli altri relatori del convegno (tra gli altri il presidente dell’Unicef Giovanni Micali, la responsabile dell’Ufficio Educazione del Wwf, Maria Antonietta Quadrelli) è possibile pensare ad una città a misura di bambino, basta solo ripensare alla loro quotidianità e farli sentire protagonisti attivi di un nuovo sistema di relazioni.
Ultimo aggiornamento
9 Ottobre 2004, 00:00