Consiglio Provinciale. Odg sull’acqua pubblica torna alla conferenza dei capigruppo per emendarlo
Il Consiglio Provinciale chiamato a discutere dell’ordine del giorno contro la privatizzazione dell’acqua presentato da Venerina Padua (prima firmataria) e da altri consiglieri, al termine di un lungo ed articolato dibattito, ha deciso (13 voti favorevoli) di rinviare alla conferenza dei capigruppo lo stesso documento per migliorarlo in forza delle proposte formulate dai consiglieri Giovanni Iacono (IdV) e Rosario Burgio (MpA).Il consiglio si era aperto con una serie di comunicazioni del presidente del Consiglio Provinciale Giovanni Occhipinti riguardante la composizione dei gruppi consiliari. Occhipinti ha comunicato la costituzione del gruppo “Sicilia” di cui fanno parte i consiglieri Silvio Galizia, Marco Nanì, Vincenzo Pitino, Giovanni Mallia e lo stesso Occhipinti col primo nominato capogruppo consiliare. Giuseppe Mustile resta nel gruppo di Rifondazione Comunista, mentre, il gruppo di Forza Italia risulta formato da Salvatore Moltisanti e Salvatore Mandarà.Su proposta del consigliere Moltisanti il consesso provinciale ha ricordato con un minuto di silenzio le vittime del terribile terremoto dell’11 gennaio 1693.L’ordine del giorno contro la privatizzazione dell’acqua e il riconoscimento dell’acqua come diritto e quindi non oggetto di contrattazione economica prevede di sollecitare la Regione Siciliana affinché attivi un ricorso di legittimità nei confronti del provvedimento governativo affinché gli Enti Locali si riapproprino della podestà dell’acqua sono intervenuti diversi consiglieri. L’odg è stato illustrato in aula dal consigliere Mustile (Prc) per l’assenza della prima firmataria Venera Padua, mentre, Iacono (Idv) ha proposto di modificare lo statuto provinciale inserendo il riconoscimento dell’acqua “quale bene naturale ed inviolabile”. Burgio (MpA) invece ha proposto un emendamento per consentire una premialità ai piccoli comuni virtuosi nell’ambito della gestione dell’acqua e si è espresso per una società mista a prevalente capitale pubblico. A sostenere la valenza pubblica dell’acqua anche i consiglieri Angela Barone, Fabio Nicosia, Ignazio Abbate, Ignazio Nicosia e Salvatore Mandarà (“sono in controtendenza rispetto al mio partito perché ho l’esperienza fallimentare del mio comune Santa Croce Camerina”). Di segno opposto gli interventi di Silvio Galizia (Sicilia) e Moltisanti (Fi) che rispettosi delle leggi dello stato e delle indicazioni dei propri gruppi politici hanno sostenuto la privatizzazione della gestione delle risorse idriche evitando di fare strumentalizzazioni di sorta. Nel dibattito sono intervenuti anche Pelligra (An) e Di Paola (Udc) che ritengono l’acqua un bene pubblico ma che può essere gestito dai privati per rendere efficace il servizio. Sullo stato dell’arte dell’iter procedurale per il servizio integrato idrico in provincia di Ragusa con l’Ato Idrico impegnato a dirimere questioni giuridiche tenendo conto anche delle recenti disposizioni legislative è intervenuto l’assessore al Territorio e Ambiente Salvo Mallia, delegato del presidente della Provincia nell’organismo deliberante dell’Ato Idrico Ragusa.
Ultimo aggiornamento
12 Gennaio 2010, 00:00
Libero Consorzio Comunale di Ragusa