Consiglio Provinciale. Dibattito a tutto campo sulla crisi politica
La seduta provinciale di ieri sera ha discusso della crisi politico-amministrativa alla Provincia di Ragusa su un ordine del giorno proposto dalla richiesta dei consiglieri di minoranza.In apertura di seduta si è registrata la dichiarazione del consigliere Ignazio Nicosia che, non facendo più parte di Alleanza Siciliana-La Destra, si e’ dichiarato indipendente, riconfermando pero’ la sua appartenenza allo schieramento di maggioranza. Il presidente Occhipinti ha dunque dato la parola al consigliere Giovanni Iacono (Idv), che come primo firmatario dell’unico punto all’ordine del giorno ha motivato la richiesta di un consiglio straordinario dal fatto che i consiglieri stessi sono venuti a conoscenza di quanto accadeva in Giunta, con l’autosospensione degli assessori di Forza Italia lo scorso 31 dicembre, dagli organi di stampa. Da qui l’esigenza di confrontarsi in consiglio su questi temi.Il presidente Franco Antoci ha chiarito i termini della vicneda, definendola un momento di confronto istituzionale, che non ha rallentato in alcun modo l’attivita’ amministrativa. Antoci ha chiarito le motivazioni della scelta tecnico- amministrativa di prolungare la nomina del Direttore generale per ulteriori tre mesi, anche se questa scelta non ha mutato le condizioni per bandire i concorsi per 5 posti di dirigenti che saranno al più presto esitati. Inoltre ha illustrato le motivazioni che hanno determinato la ridistribuzione delle deleghe che hanno portato il presidente a trattenere quelle alla Cultura e ai Beni Culturali assegnando al vicepresidente Carpentieri le deleghe al Turismo e allo Spettacolo: il tutto per creare un’azione amministrativa piu’. Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi consiglieri. Tumino (Sd) ha sottolineato la non opportunità di affidare degli incarichi dirigenziali in base all’intuitu personae, come è stato fatto in precedenza, perché questo non favorisce una azione amministrativa efficace, mentre, Mustile (Prc) ha voluto sottolineare come l’amministrazione Antoci, che gode di una maggioranza abbastanza larga, non deve sottostare ai diktat delle segreterie politiche, ma creare una squadra di governo solida che contribuisca efficacemente all’azione di governo. Iacono (Idv) ha ripercorso i momenti salienti della crisi ritenendola tutt’altro che conclusa e che minaccia di rallentare le future decisioni amministrative. Moltisanti (FI) ha invece riletto la crisi come un momento di verifica programmatica, utile per un confronto anche sulla programmazione che rimane concertata e sostenuta dalla maggioranza. L’intervento del consigliere Barone (Pd) ha definito surreale il dibattito politico sorto sulla scorta di una nomina tecnico- amministrativa, affermando piuttosto che la vera crisi affonda nella mancanza di un’azione programmatica della Giunta. Pelligra (An) ha invece rigettato del tutto l’ipotesi di una crisi alla Provincia, riconducendo quanto è accaduto ad un mero momento di dialettica amministrativa che non ha minato la compattezza della maggioranza. Dello stesso sentore anche i consiglieri Galizia (Azzurri verso il Pdl) e Ficili (Udc), che hanno ribadito il pieno sostegno all’amministrazione Antoci. L’intervento finale del presidente Antoci a chiusura del dibattuto è stato utile per replicare agli interventi in aula dei consiglieri e per ribadire il forte ruolo di concertazione detenuto dal Consiglio provinciale. Ha inoltre chiarito, rispondendo così al consigliere Tumino, che gli incarichi non saranno affidati ad intuitu personae, ma seguiranno l’iter previsto dal regolamento provinciale e a garanzia di trasparenza non saranno concessi incarichi temporanei per la dirigenza del settore del personale, affidato ad interim ad un altro dirigente provinciale. Il presidente ha inoltre fatto un excursus sui fondi ex Insicem, spiegandone la suddivisione e chiarendo i termini con cui verranno concessi, sottolineando come l’azione della Provincia si può esplicare solo in una continua sorveglianza sugli iter progettuali attivati, rispondendo cosi appieno al ruolo di istituzione intermediaria che le compete, guidando lo sviluppo del territorio in maniera strategica.
Ultimo aggiornamento
6 Febbraio 2009, 00:00