Consiglio Provinciale. Adesione all’Associazione Province “Unesco Sud Italia” e mozione sul crocifisso
Il Consiglio Provinciale ha deciso di aderire all’associazione province “Sud Italia Unesco” che verrà formalizzata il 21 novembre a Paestum e che punta alla creazione di una “rete interregionale di attrattori di eccellenza-siti Unesco del Mezzogiorno. L’Associazione è composta dalle province che hanno almeno un sito Unesco e si pone in coerenza con l’obiettivo del POIn. Oltre alla provincia di Ragusa hanno aderito le province di Agrigento, Bari, Benevento, Caserta, Catania, Enna, Matera, medio Campidano, Messina, Napoli, Salerno e Siracusa come “attrattori culturali, naturali e turismo”. La finalità dell’Associazione è quella di attrarre finanziamenti sulla base delle modalità e delle procedure di attuazione dei programmi interregionali POIn e PaIn “attrattori turistici e culturali” e Por 2007.2013. Le finalità della costituenda associazione sono state esposte in aula dal presidente della Provincia Franco Antoci che farà parte del CdA della stessa associazione. Sull’approvazione dello Statuto della costituenda Associazione hanno formulato chiarimenti e mostrato qualche perplessità di carattere formale e procedurale i consiglieri del Pd Angela Barone e Alessandro Tumino. Il provvedimento di adesione all’associazione è stato votato a maggioranza proprio col voto contrario del gruppo Pd. All’unanimità invece sono stati approvati due provvedimenti riguardanti l’attività del consiglio provinciale. Uno riguardante l’organizzazione di un convegno nazionale sul paesaggio e i beni culturali che si terrà il 4 dicembre p.v., promosso dalla quarta commissione consiliare, nonché la realizzazione di due trasmissioni autogestite sull’attività consiliare da mandare in onda sulle emittenti locali. Sempre all’unanimità è stato approvato un ordine del giorno promosso dai consiglieri Padua e altri sull’adozione della Carta Europea per le Pari Opportunità tra donne e uomini negli Enti Locali.Infine è stata discussa la mozione d’indirizzo riguardante la funzione simbolica e culturale del crocifisso. Il Consiglio l’ha approvata a maggioranza con 13 voti dopo un primo tentativo fallito per mancanza del numero legale (hanno lasciato l’aula prima del voto diversi consiglieri di minoranza con Mustile (Prc) che l’ha annunciato perché non credente). La mozione, presentata da Silvio Galizia, Giovanni Occhipinti, Vincenzo Pitino, Marco Nanì e Giovanni Mallia prende le mosse dopo la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo che ha stabilito di ordinare la rimozione del crocifisso appeso nelle aule scolastiche perché rappresenta una violazione della libertà di religione, il consiglio provinciale ha ritenuto invece la sentenza un “palese disconoscimento di un simbolo della cultura europea ed universale, oltre che della tradizione italiana in quanto la funzione simbolica del crocifisso esprime, a prescindere dalla religione professata, il fondamento dei valori civili della tolleranza, del rispetto reciproco e della valorizzazione dell’uomo e dei suoi diritti”.La mozione approvata impegna il Governo Italiano a presentare ricorso nei tempi e nei modi previsti nella consapevole certezza che l’autentico pluralismo non può presumere la rinuncia all’identità del popolo italiano.La mozione è stata votata oltre che dai consiglieri della maggioranza anche da Iacono (Idv) e Padua (Pd).
Ultimo aggiornamento
17 Novembre 2009, 00:00