Consiglio Provinciale a Comiso per l’aeroporto
IL Consiglio provinciale di Ragusa si è riunito ieri presso la sala-teatro all’interno dell’aeroporto di Comiso. La riunione della massima assise provinciale è iniziata con l’invito del presidente del Consiglio Giovanni Occhipinti ad osservare un minuto di silenzio per commemorare i due soldati italiani vittime di un attentato in Afghanistan. Subito dopo Giovanni Occhipinti ha spiegato le motivazioni che hanno persuaso l’intero Consiglio a riunirsi presso l’aeroporto, ragioni legate alla necessità di comprendere nell’immediato lo stato dell’arte dei lavori dell’aerostazione. Oltre ai consiglieri provinciali erano presenti i deputati regionali Orazio Ragusa, Giuseppe Di Giacomo, Roberto Ammatuna, i sindaci Giuseppe Alfano, Giuseppe Nicastro, Salvatore Sardo, i vicesindaci Giovanni Cosentini e Giovanni Caruano, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Tumino e il presidente della Soaco Orlando Lombardi. Giovanni Occhipinti ha esternato la propria preoccupazione riguardo il notevole ritardo del funzionamento del “Vincenzo Magliocco” rispetto ai tempi preannunciati e ha chiesto chiarimenti a quanti, presenti, erano in grado di dare risposte certe e chiare. E’ toccato per primo al sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, aggiornare i consiglieri provinciali dei passi avanti compiuti dall’infrastruttura aeroportuale dal giorno della sua elezione a primo cittadino. Alfano ha annunciato la fine dei lavori della ditta appaltatrice il 20 aprile scorso e che sono in atto tutti i controlli propedeutici alla consegna del cantiere al comune. Ha anche dato notizia di una riunione presso il Ministero della Difesa per il 20 maggio prossimo, durante la quale si dovrebbe sottoscrivere un protocollo propedeutico alla smilitarizzazione del sedime aeroportuale e permettere così l’assegnazione del territorio al comune di Comiso e legittimare tutti gli atti compiuti sino ad oggi che, in caso contrario, sarebbero inefficaci con un effetto domino devastante. Alfano ha chiaramente fatto intendere che in passato si è barato su tanti aspetti della realizzazione dell’opera, quali la proprietà dell’area, l’inizio e la fine dei lavori, la presunta inaugurazione del 2007 e per finire i posti di lavoro effettivi previsti. Il sindaco di Comiso ha più volte incalzato il rappresentante della Soaco, la società che gestirà l’aerostazione, a far conoscere al più presto i costi previsti per l’atterraggio, ancora sconosciuti, e la tipologia di passeggero a cui la stessa si vuole rivolgere per il relativo traffico sul “Vincenzo Magliocco”. Giuseppe Alfano ha messo in guardia la Soaco che se non verranno rispettati tutti gli impegni assunti per la gestione dell’impianto, chiamerà a raccolta tutte le forze politiche e socio-economiche del comprensorio per promuovere una opportuna vertenza con tutte le conseguenze del caso. Nel proprio intervento Orlando Lombardi, ha riferito che la Soaco, in attesa di prendere in carico la struttura, ha chiesto all’Enac la certificazione di società di gestione aeroportuale, ha deliberato i bandi per l’acquisto dei mezzi di rampa e della concessione dei depositi di carburante. Ha inoltre approvato le bozze relative ai bandi di assunzione del personale e dell’affidamento degli spazi commerciali, tutti impegni che saranno conclusi dal nuovo consiglio d’amministrazione della società, che sarà rinnovato nei prossimi giorni, e che nei fatti attuerà l’apertura operativa prevista per giugno 2011. Rispetto al futuro personale che sarà impegnato, Lombardi ha chiarito che le unità lavorative previste non supera il numero di trenta. Nel suo intervento il presidente della Provincia Franco Antoci ha espresso la propria speranza che la Soaco, con il proprio socio di maggioranza, la Intersac holding Spa, possa considerare il nostro aeroporto un polo di un asse “inter-aereoportuale“ tra Catania e Comiso, smentendo, così, l’impressione che esista un piano per frenare la struttura della provincia iblea. Antoci ha anche annunciato il desiderio della Provincia di far parte della compagine societaria della Soaco, acquisendo una percentuale simbolica della quota riservata agli enti pubblici. Una quota minima, ha spiegato Antoci, poiché la Provincia è impegnata a sostenere l’aeroporto con la realizzazione della rete viaria intorno ad esso e per il collegamento con la ss 514 e l’autostrada Siracusa – Gela, per un impegno previsto di quasi 18milioni di euro. Il deputato regionale Giuseppe Di Giacomo, già sindaco di Comiso, ha contestato il comportamento dell’ufficio del Demanio, poiché, ha sostenuto, che il passaggio del sedime era già avvenuto già al momento dell’approvazione del progetto da parte del Ministero dell’Economia nel 2000, anche perché all’epoca l’Ufficio del Demanio non esisteva. Riguardo i ritardi dei lavori Di Giacomo ha giustificato l’impresa costruttrice, asserendo una crisi di liquidità della stessa e ha sollecitato la Provincia ad accelerare quanto è in suo potere per la realizzazione della viabilità secondaria al servizio dell’aeroporto. In chiusura d’intervento l’ex sindaco la invitato il Consiglio comunale di Comiso a prevedere dei meccanismi risarcitori nei confronti dei comuni di Chiaramonte e Vittoria per la disponibilità, dimostrata dalle predette amministratori, nel collaborare alla creazione del Vincenzo Magliocco. Il consigliere Giuseppe Mustile (SD) ha riconosciuto la positiva intuizione della classe politica dell’epoca nel prevedere la realizzazione dell’aeroporto, considerata la estrema marginalità della nostra provincia, ma si è anche chiesto ad alta voce quale sia il vero interesse dell’imprenditoria ragusana, in primis quella turistica, nei confronti dello scalo comisano. Mustile ha inoltre evidenziato la grande aspettativa occupazionale, rispetto all’aeroporto, di tanti disoccupati, sui quali qualcuno sta attualmente speculando, con promesse che non potranno essere mantenute. Giuseppe Tumino, presidente della CAMCOM ha assicurato che la Intersac e la Sac (società che gestisce l’aeroporto di Catania) avranno tutto l’interesse che il Magliocco vada a pieno regime poiché così potrà essere attuato un sistema aeroportuale definito del “Sud-Est”. Tumino ha però sottolineato il fatto che se Comiso non otterrà il riconoscimento di struttura di interesse pubblico nazionale, tutti i servizi essenziali per l’operatività dello scalo: vigili del fuoco, polizia, controllori del traffico etc, saranno a carico della Soaco e questo metterà in seria difficoltà la gestione finanziaria della società. Il presidente dell’ente camerale ha ipotizzato una revisione del piano economico della Soaco, formulato quattro anni fa, visto che l’apertura della Sr-Ct ha facilitato l’accesso di Fontana Rossa, a discapito di Comiso, ai potenziali passeggeri che risiedono nella parte est della nostra provincia e nel contempo ha auspicato che vengano consolidati rapporti con diverse compagnie low-cost per evitare pericolose e limitative esclusive. Il consigliere Silvio Galizia (Gruppo Sicilia) ha espresso il proprio disappunto nel constatare che i deputati regionali abbiano abbandonato la riunione prima che gli interventi previsti si concludessero e che si è fatto un errore di fondo quando si è pensato che una struttura strategica così importante come un aeroporto, potesse essere gestita solo dal comune di Comiso. Galizia ha anche affermato che fino a quando la Soaco non sarà in grado di presentare un piano economico serio e credibile, difficilmente la Provincia acquisirà quote societarie della società di gestione. L’assessore provinciale Giovanni Di Giacomo ha espresso l’opinione che, comunque, l’aeroporto è oramai una realtà e che in ogni caso tra pochi mesi sarà in piena funzione, ma ha anche auspicato la scelta di un piano di sviluppo socioeconomico, coordinato dalla Provincia, che ruoti intorno alla potenzialità dello scalo comisano.Il consigliere Giovanni Iacono (Idv) ha riportato esempi di finanziamento nazionale a piccoli aeroporti, come quello di Cuneo, grazie all’interessamento della classe politica locale e ha preso atto di ben quattro anni di ritardo dalla data prevista per la consegna dell’opera, con tutti i danni economici sul territorio derivanti dal mancato funzionamento dell’aeroporto stesso. Iacono ha rivelato la presentazione di un’interpellanza da parte dell’Idv, al ministro competente, dettagliatissima nei contenuti, per capire quanto sta accadendo riguardo la cessione del sedime aeroportuale, ha anche espresso dei dubbi sulla buona fede dell’Intersac essendovi un vizio d’origine per ragioni di concorrenza e nel contempo ha dato atto che in effetti manca la rete viaria necessaria a rendere accessibile l’aerostazione. Il consigliere Ignazio Nicosia (Pdl) ha dichiarato che ha appreso dati e numeri totalmente contrastanti tra loro e ha chiesto quanti anni dovranno passare prima che l’aeroporto possa arrivare ad un attivo di bilancio e ha ritenuto che sia importante informare i cittadini che le future unità lavorative impegnate, saranno al massimo trenta, per evitare che si ripeta quanto accaduto nel 2007 quando furono presentati ben 12.000 curriculum.Il consigliere Pelligra (An) ha dichiarato che gli ipotetici, futuri soci, pubblici o privati, della Soaco dovrebbero essere a conoscenza di un piano industriale serio e trasparente, consapevoli che serviranno almeno 800.000 passeggeri l’anno affinché l’aeroporto non vada in perdita e ha ritenuto che l’intervento della Provincia non debba andare nella direzione di partecipare alla compagine societaria ma che, con oculatezza, pensi ad intervenire sulla rete di comunicazione stradale. Ha concluso la riunione del Consiglio il presidente Giovanni Occhipinti, che si è dichiarato soddisfatto per la chiarezza fatta sullo stato dei lavori dell’aeroporto confermando al sindaco Giuseppe Alfano, l’impegno della Provincia di essere al suo fianco in tutto e per tutto affinché Comiso possa “decollare” definitivamente entro la prima metà del 2011.
Ultimo aggiornamento
18 Maggio 2010, 00:00