Ato Idrico. Il Tar respinge l’istanza cautelare dell’Acoset, via libera al consorzio tra i comuni

Il Tar di Catania (presidente Calogero Ferlisi, relatore Giovanni Milana) ha rigettato l’istanza cautelare dell’Acoset, una delle società che aveva partecipato alla gara per l’affidamento del servizio idrico nel territorio provinciale, che chiedeva l’annullamento del verbale della Conferenza dei sindaci e del presidente della Provincia di Ragusa che aveva deciso di revocare la determina di affidare il servizio ad una società mista. L’Acoset, pur a seguito della motivata revoca di tale procedura da parte della Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia di Ragusa aveva impugnato gli atti con cui si era deciso di procedere nella gestione del servizio pubblico a mezzo di consorzio tra enti pubblici.Il Tar di Catania, pur non accogliendo la domanda cautelare, aveva rimesso il giudizio al parere della Corte di Giustizia Europea, aprendo una lunga fase di incertezza e di contenzioso in ambito europeo che si era di recente chiuso con un parere della Corte di Giustizia, di ammissibilità della gestione mediante società mista. Su questo presupposto l’Acoset aveva di recente chiesto al Tar di Catania di pronunciarsi sul ricorso proposto e sulla richiesta immediata di affidamento del servizio. Con l’ordinanza n. 75 del 2010 lo stesso Tar di Catania ha in maniera esplicita rigettato la domanda della società Acoset, assumendo la sussistenza della complessità delle questioni sottese alla controversia in esame e la pluralità degli interessi coinvolti e degli enti interessati. Inoltre ha dichiarato prevalente “l’essenziale esigenza di non interrompere il pubblico servizio di che trattasi”. Lo stesso Tar, ritornando sulla questione già sollevata dinanzi alla Corte di Giustizia Europea con propria ordinanza n. 164/08, ha indicato come “non fondata la questione pregiudiziale sollevata” e, quindi, che “non sussistono i presupposti per l’accoglimento della istanza cautelare”.Invero, il legale della Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia, avvocato Nino Gentile, aveva da ultimo anche evidenziato il difetto di giurisdizione del Tar, concernendo la questione proposta materia di spettanza del Tribunale Superiore delle Acque.“La conferenza dei sindaci e del presidente della Provincia di Ragusa – afferma Salvo Mallia, delegato del presidente della Provincia nella conferenza dei sindaci – a questo punto, può andare avanti nell’applicazione dei principi contrattuali già fissati con la convenzione di cooperazione del 10 luglio 2002 e con la propria deliberazione del 2 ottobre 2007. Con tale disposizione è stato deliberato, oltre all’annullamento della procedura concernente la scelta della gestione tramite società mista, la prosecuzione e lo svolgimento del servizio mediante la forma del consorzio, da costituirsi secondo le norme legislative previste per le aziende speciali”.

Ultimo aggiornamento

19 Gennaio 2010, 00:00