Assemblea Nazionale dell’Upi. Antoci: “Le province protagoniste di un nuovo sviluppo dei territori”

“Una Provincia riorganizzata, con nuove funzioni e con rinnovate motivazioni delle persone che vi operano può e deve diventare protagonista di un nuovo sviluppo per i nostri territori”. Così il presidente della Provincia Franco Antoci all’Assemblea Nazionale dell’Unione delle Province Italiane in pieno svolgimento a Roma.Nel suo intervento Antoci, ch’è anche vicepresidente nazionale dell’Upi, ha rimarcato il protagonismo delle Province. “Sono già protagoniste nella vita del Paese e lo possono ancor più diventare se attorno ad esse si ricostruiranno ruoli e funzioni svolte attualmente da tanti Enti e da tante strutture, guidate da Consigli di Amministrazione senza alcuna legittimazione democratica con costi sicuramente esorbitanti. Penso agli Ato idrici ed agli Ato rifiuti, agli Istituti per le Case popolari, ai tanti Consorzi, alle Comunità montane ed alle decine di Agenzie che si occupano di materie nelle quali le province siamo perfettamente organizzate con uomini e strutture”.Nel suo intervento Antoci ha proposto alcune modifiche legislative nella Carta delle Autonomie. “Le Istituzioni camminano sulle gambe degli uomini e quindi anche le province saranno protagoniste se i suoi rappresentanti Presidenti, Consiglieri ed Assessori potranno vedere gratificata la loro azione anche attraverso le necessarie modifiche legislative per eliminare alcune attuali storture: bisogna trovare il modo di assicurare al consigliere che viene nominato Assessore di completare il suo mandato quinquennale anche quando viene rimosso da Assessore; vi possono essere varie maniere per assicurare tutto ciò, ma l’importante è garantire a chi viene eletto democraticamente di completare il proprio mandato; occorre rivedere il sistema delle incompatibilità che oggi sono a senso unico, potendo un deputato candidarsi tranquillamente a Presidente senza dimettersi, tante volte anche dopo essere stato eletto, mentre un Presidente o un Assessore che voglia candidarsi al Parlamento o ad un Consiglio Regionale deve dimettersi sei mesi prima delle elezioni. La legge deve essere uguale per tutti e le incompatibilità devono essere regolamentate per tutti”. Antoci ha proposto anche di rivedere il ruolo dei Segretari Generali. “Andrebbe dato loro – aggiunge il vicepresidente dell’Upi – un ruolo più pregnante. Poiché, attualmente, se il Segretario Generale non è anche Direttore Generale, svolge un ruolo di ufficiale rogante dei contratti e di verbalizzazione di Consigli e Giunte, con una generica consulenza giuridica. Se così deve essere basta affidare queste funzioni a un Dirigente (che già è onerato dalla nomina di Vice Segretario) e si risolve il problema, risparmiando pure. Io ritengo invece che la figura del Segretario vada rivalutata nei compiti e nelle funzioni per contribuire alla trasparenza, all’efficacia ed all’efficienza della nostra azione amministrativa”.

Ultimo aggiornamento

10 Dicembre 2009, 00:00